Domenica all’ora di pranzo (12.30), sul campo Ale & Ricky di Vinovo, andrà in scena l’attesissimo scontro diretto fra la capolista, la Juventus, e la più immediata inseguitrice, il Milan.
Entrambe le squadre stanno disputando una stagione pazzesca perché se la Juve ha vinto tutte le partite in Italia (poco importa se si tratti di Campionato, Coppa Italia o Supercoppa italiana), il Milan è l’unica squadra che, in campionato, è stata capace di tenere il passo delle bianconere. A separare le due formazioni, infatti, sono solo 3 punti ovvero la partita d’andata quando Girelli e compagne sbancarono San Siro per 1-0, grazie alla rete proprio della nostra numero 10 su calcio di rigore.
La partita di domenica rappresenta quindi uno snodo fondamentale verso lo scudetto: la Juve con una vittoria potrebbe dare (forse) la spallata decisiva verso il 4° tricolore di fila mentre il Milan deve vincere o quanto meno non perdere per regalarsi un finale di campionato più incerto. Di fronte avremo quindi le due migliori formazioni che il nostro calcio italiano può attualmente proporre che daranno vita ad un grande spettacolo.
Per arrivare meglio preparati a questa partita così importante, ho provato ad analizzare le due squadre con l’aiuto di chi il Milan lo ha visto sempre e lo conosce molto bene ovvero Lucia Pirola, speaker di radiorossonera e Freelance Data Editor di OptaPaolo.
Come ci arrivano le due formazioni a questo appuntamento?
Qui Juve: la squadra è al top della condizione psico-fisica dopo le ultime convincenti vittorie e con il morale a mille dopo i rispettivi impegni della nazionali. Rita Guarino recupera per questo appuntamento tutte le acciaccate che sono rimaste a riposo nell’ultimo turno di campionato a San Marino (Zamanian, Gama, ed Ippolito) ed Aurora Galli, almeno per la panchina, che è rimasta ai box nelle ultime settimane per un problema muscolare. La formazione dovrebbe essere quella tipo ma occhio alle sorprese perché Rosucci ha ritrovato una forma eccellente ed il gol in nazionale: può essere pedina decisiva anche a gara in corso.
Qui Milan: arriva alla sfida di ritorno contro la Juventus con uno stato di forma ineccepibile dal punto di vista dei risultati: l’unica sconfitta stagionale è arrivata proprio contro la Juve nella gara di andata, quindi questa è senz’altro la gara che la squadra sta aspettando di giocare da ottobre. Per quanto riguarda le ultime partite, il Milan è reduce da una prestazione eccellente contro la Pink Bari, e prima ancora dal passaggio del turno in Coppa Italia: le rossonere sembrano essere in carreggiata.
Pregi e difetti delle due squadre:
Qui Juve: il vero segreto di questa squadra è la mentalità, l’arroganza con cui si ribella ad un risultato diverso dalla vittoria, la capacità di elevare le prestazioni individuali e di squadra anche nei momenti di difficoltà. Emblematiche in questo senso le due vittorie per 4-3 e 5-4 in rimonta contro l’Empoli rispettivamente in campionato ed in Coppa Italia che rispecchiano in tutto per tutto il Dna juventino, fino alla fine. Come le rossonere non subiscono molto ed i pochi tiri diretti verso la porta, trovano in Laura Giuliani un muro quasi insormontabile da oltrepassare ma allo stesso tempo la Juve è una squadra molto prolifica: in questo 2021, gare di Supercoppa escluse, è sempre andata a segno almeno 3 volte nella singola partita.
Al contrario, ogni tanto le bianconere tendono a perdere la concentrazione o non approcciare nella maniera ideale le cosiddette “partite facili”, con avversarie nettamente inferiori. La squadra di Guarino ha infatti paradossalmente incontrato meno difficoltà nei match d’alta classifica e qualcuna in più in alcune trasferte più “facili”.
Qui Milan: è una squadra che ha mostrato diversi volti in questa stagione, è un gruppo che a mio avviso sta ancora cercando la sua identità in campo, e lo fa sperimentando: attraverso cambi di modulo, formazione, divisione dei ruoli all’interno del match anche in base ai nuovi arrivi (prima Boquete e poi Hasegawa, a campionato in corso). Questo porta sempre elementi e valori diversi in campo, che a volte trovano una quadra convincente fin da subito (come la prestazione più recente contro la Pink Bari), a volte invece faticano e rendono il gioco lento e macchinoso, come successo più volte nella parte centrale di stagione. Ma se devo individuare due elementi dico: pregio la difesa, sia come individuali sia come dinamiche tattiche, difetto i cali di concentrazione, potenzialmente molto dannosi.
Come Juve e Milan si possono mettere in difficoltà a vicenda e su cosa devono fare più attenzione?
Qui Juve: è sotto gli occhi di tutti come le bianconere siano molto abili nelle situazioni da palla ferma. Il mancino telecomandato di Cernoia da corner o punizioni trova spesso le proprie compagne in area di rigore. Statisticamente la Juve ha realizzato il gol decisivo 9 volte su 14 proprio in questo modo. Per quanto riguarda le singole, l’attacco sta attraversando il momento migliore della stagione: Girelli ha segnato finora 16 reti in 14 partite segnando almeno un gol in tutte le partite tranne quella casalinga col Sassuolo, Bonansea si è ritrovata dopo un 2020 sottotono e Lina Hurtig completa un attacco che è riuscito a mettere sottosopra, a Torino in Champions, anche la squadra più forte al mondo.
Tatticamente deve restare corta, non forzando le giocate per trovare le punte e lavorare bene di reparto con le marcature preventive per impedire al Milan di ripartire velocemente a difesa scoperta. Giacinti da questo punto di vista è il pericolo numero 1. L’azzurra è la più in forma delle rossonere ed ha ritrovato con facilità la via del gol dopo un avvio di stagione complicato. Estrema attenzione alle giocate di Boquete sulle cui tracce, probabilmente, Guarino metterà Arianna Caruso.
Un ritmo alto potrebbe essere ricercato da entrambe (favorendo anche lo spettacolo) ma nel secondo tempo questo aspetto potrebbe favorire le bianconere che ai punti possono sfruttare armi importanti anche a gara in corso.
Qui Milan: È difficile immaginare cosa possa mettere in difficoltà la Juventus, che sembra davvero esperta e consolidata in ogni aspetto: ciò che può fare il Milan è giocare bene le proprie carte e condurre una gara di altissima attenzione, senza lasciarsi scappare la leggerezza difensiva. Le rossonere possono affidarsi certamente ai singoli e alla vasta gamma di giocatrici di qualità disponibili in avanti, tra Giacinti, Dowie, Hasegawa e Boquete, per citarne alcune: dovessero riuscire a giocare in velocità, a due tocchi, e a trovarsi le une con le altre potrebbe essere un ottimo punto di partenza. Le bianconere hanno dalla propria parte esperienza e solidità, difficilmente vengono colte impreparate soprattutto sul fronte difensivo; inoltre la Juventus gioca molto bene sugli esterni, e dovesse ripetersi il canovaccio della gara di andata il Milan ha dimostrato di soffrire parecchio sulle corsie.
Che partita sarà?
Qui Juve: La squadra di Rita Guarino è formazione che si esalta nelle partite difficili ed importanti quindi il rischio “sottovalutazione” è impensabile. Mi aspetto una partita tattica e bloccata nella prima parte con le bianconere che tenteranno di prendere le redini ed incanalare le partita sui binari desiderati. La Juve cercherà di allargare il gioco sfruttando le corsie laterali, soprattutto l’uno contro uno di Bonansea e Hurtig contro i rispettivi terzini rossoneri.
Sarebbe troppo facile pronosticare un gol delle calciatrici più attese come Giacinti o Girelli. Secondo me a decidere questa sfida saranno protagoniste meno attese e, come all’andata, sarà da vivere col fiato sospeso fino all’ultimo secondo.
Qui Milan: Mi aspetto una partita tesa e molto chiusa, entrambe le squadre hanno tutto da giocarsi e se il Milan può mettere in campo la fame del primo titolo, la Juventus risponde con l’esperienza che ha portato le bianconere a vincere ogni genere di trofeo in patria.
E’ la partita decisiva?
Qui Juve: si ma solo per la Juve. Una vittoria con le rossonere magari bissata 2 settimane dopo nella trasferta a Firenze, chiuderebbe quasi definitivamente i giochi. A quel punto, visto l’andamento del campionato finora e con 4 delle 6 partite in casa, difficile pensare che una formazione che ha sempre vinto in Italia (e che non perde dal marzo 2019) possa “sbagliare” almeno 3 di quelle 6 partite.
Qui Milan: Si e no al tempo stesso: chiaramente è il match scudetto, e se dovesse nuovamente avere la meglio la Juventus per il Milan ci sarebbe ben poco margine di recuperare sei punti sulle bianconere. D’altro canto però è anche vero che è solo l’inizio del girone di ritorno, con tutti gli scontri diretti ancora da disputare: tra alcune dirette avversarie indebolitesi e altre uscite rinforzate, in ogni caso non è detta l’ultima parola.
Ringrazio Lucia Pirola per aver collaborato alla realizzazione di questo articolo.