Quando il 10 luglio del 2018 la Juventus annunciò urbi et orbi l’acquisto di Cristiano Ronaldo, smaltita la sbornia delle prime 24 ore, già il giorno dopo la domanda più ricorrente tra i tifosi juventini e i semplici simpatizzanti era come avrebbe fatto la società bianconera a poterselo permettere. Mentre tra i tifosi delle squadre avversarie aleggiavano strambe teorie su una possibile bancarotta, sin da subito gli esperti finanziari e di marketing interpellati consideravano l’operazione molto sensata dal punto di vista commerciale.
Lo stesso Jorge Mendes, procuratore del nazionale portoghese, si era espresso dichiarando che Ronaldo era un affare per chi lo aveva preso e che il valore commerciale era tanto significativo quanto quello tecnico. L’acquisto più caro della storia juventina arriva per 100 milioni di euro al Real Madrid più 12 milioni di oneri accessori, il tutto per assicurarsi uno dei due giocatori più forti al mondo. Sin dal giorno del suo annuncio si capì subito che Ronaldo non era solo un investimento tecnico, la Juventus non acquisiva solamente un giocatore per accrescere ancor di più il valore della sua già ricca rosa, ma acquisiva un’azienda, un’azienda nell’azienda capace di fatturare centinaia di milioni di euro all’anno, per accrescere la sua immagine nel mondo, pagando 31 milioni di euro netti all’anno di ingaggio al giocatore più mediatico del pianeta.
L’arrivo di Ronaldo nel pianeta bianconero ha segnato di fatto un’era, un punto di discontinuità da qualsiasi angolo lo si guardi, creando nuove opportunità per la Juventus. A 16 mesi di distanza dal suo arrivo, e con il bilancio della stagione 2018-19 alle spalle, è tempo di tirare le prime somme. L’arrivo di Ronaldo non ha portato alla bancarotta, anzi come già scritto il bilancio di esercizio che verrà approvato il prossimo 24 ottobre ha segnato un negativo di 39.9 milioni che potevano essere circa 25, non considerando i 15 milioni accantonati e relativi alla precedente gestione tecnica (Allegri, ndr).
Il primo effetto fuori dal campo Ronaldo lo ha avuto sul seguito social della Juventus, con i suoi 387.5 milioni di follower distribuiti sui tre social principali: Facebook, Instagram e Twitter, il campione portoghese ha rappresentato un enorme boost, contribuendo a portare il numero totale di follower del club bianconero dai 45.2 milioni del rapporto Deloitte 2017 agli attuali 79.7, attestando la Juventus in questa speciale classifica al quinto posto, dietro ai 3 colossi social, Real Madrid, Barcellona e Manchester United, e ad un’incollatura dal Chelsea. Nell’ultimo anno e mezzo Juventus è cresciuta al ritmo del Real Madrid, segnando un significativo +76%.
L’effetto Ronaldo si è ovviamente visto anche sui conti. Il fatturato record di 621 milioni ha assorbito il suo costo annuo di circa 86 milioni grazie all’aumento dei ricavi strutturali, quelli senza considerare alcuna forma di player trading, passati da 402.3 milioni a 464.2 milioni. Buona parte della crescita di 61.9 milioni è stata favorita dall’arrivo dell’asso di Madeira. Ad eccezione infatti dei 6.5 milioni di miglioramento sui ricavi da diritti televisivi (anche se qui ci sarebbe da eccepire che senza la tripletta all’Atlético Madrid nel round of 16 e la conseguente qualificazione ai quarti di finale della UCL, i ricavi sarebbero diminuiti di circa 15 milioni), Ronaldo ha portato circa 45 milioni di euro dei rimanenti 55.4 milioni, che senza di lui, è bene ribadirlo, non ci sarebbero stati.
I ricavi da stadio hanno subito un’impennata di rilievo: a parità di partite casalinghe disputate, 19 in campionato e 8 in UEFA Champions League, sia i ricavi da abbonamenti che quelli da gare casalinghe di campionato e UCL, sono cresciuti per un totale di 14.2 milioni. Al netto di una crescita media degli anni precedenti dell’8%, il +20% in abbonamenti e il +45% da biglietteria, in totale hanno portato un surplus attribuibile a Ronaldo di circa 10.8 milioni di euro.
I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità sono cresciuti di 21.9 milioni per effetto del bonus da 15 milioni elargito da Adidas, e dei nuovi contratti sottoscritti (tra i più rilevanti vale la pena citare Socios e O’soniq). Questi ricavi sono interamente attribuibili al cosiddetto effetto Ronaldo.
Sul fronte merchandising si è registrato un altro incremento degno di nota. Ronaldo non si è pagato con la vendita delle sue maglie, come qualche ottimista sosteneva al tempo, ma dei 16.2 milioni di aumento nell’ultimo anno almeno la metà sono attribuibili alla sua presenza, visto l’elevato numero di maglie vendute col suo nome sulle spalle e considerata la crescita registrata negli anni precedenti: 5.7 milioni nel 2017 in più rispetto al 2016, 8.6 milioni nel 2018 in più rispetto al 2017.
Infine ultimo aspetto fondamentale è stato l’impatto su tutte le attività collaterali: visite al museo, tour dello stadio e membership, dall’incremento di un milione di euro dell’anno precedente si è passati ai 5.8 milioni del 2019, un incremento sostanziale che si discosta (di molto) dal trend storico. Tenendo conto quindi dello scarto, almeno quattro di questi milioni possono essere attribuiti all’effetto Ronaldo.
In conclusione e per quanto illustrato qui sopra, l’effetto Ronaldo nel suo primo anno è stimabile in circa 44.8 milioni; nella sua prima stagione alla Juventus il suo costo è stato coperto per il 52% dai benefici sui conti che il suo ingaggio ha portato. I restanti 41.2 milioni sono stati abbondantemente coperti attraverso le plusvalenze che non a caso sono cresciute di 34.2 milioni rispetto al 2018 e dalla cessione in prestito di Higuain che ha portato a un risparmio sul bilancio dell’anno scorso di circa 32 milioni di euro.
Per il 2019, la sostenibilità di Ronaldo è legata alle plusvalenze che verranno realizzate. Non si potrà contare sul risparmio a bilancio del costo di Higuain, visto che fa parte della rosa 2019-20, e l’ammontare delle plusvalenze necessarie dipenderà dai nuovi contratti di sponsorizzazione che verranno firmati. Allo stato delle cose, Juventus ha siglato nuovi contratti con Konami, 10Bet, Bud e Dashing, i rumors parlano di un possibile rinnovo per Jeep a cifre superiori ai 50 milioni, ma resta da capire se il nuovo contratto sarà effettivo dalla stagione in corso o dalla successiva con riconoscimento di bonus. Rimane spazio per gli sponsor di manica, retro maglia e centro di allenamento. Anche qui, la presenza di Ronaldo nella rosa della Juventus sarà un fattore non trascurabile per negoziare contratti favorevoli al club.