Crotone-Juventus è entrata a far parte della storia dei campionati italiani a partire dal 2006. Dopo lo storico match di Serie B, altri 2 confronti allo Scida in A. Calabria trampolino di lancio per tanti bianconeri emergenti, non solo giocatori!
Crotone-Juventus, questa sconosciuta. Almeno fino al 2006, anno in cui le 2 squadre si sono trovate di fronte per la prima volta. E non solo per un match ufficiale. Primo dello storico confronto in quel campionato di Serie B, non c’era traccia neppure di un’amichevole. Cosa piuttosto insolita, considerati gli ottimi rapporti tra le dirigenze. Almeno da quando la famiglia Vrenna ha legato il proprio nome al club.
Crotone, una scalata continua
Il Crotone è diventato un esempio di club in continua ascesa, proprio grazie ai Vrenna. La storia racconta che, con la nuova proprietà, i calabresi passano dalla Prima Categoria – dove erano stati relegati dopo il fallimento del 1992 – alla C1 nel giro di appena 7 anni. Per scalare l’ennesimo gradino e approdare in B, serve un po’ di esperienza bianconera. In panchina approda Antonello Cuccureddu, uno che non ha bisogno di presentazioni per i trascorsi da calciatore. Ma anche come allenatore, centrando un filetto di successi con la Primavera, prima di tentare l’avventura alla guida degli adulti. Il Cuccu piazza l’impresa nel 2000, con una squadra che può contare anche su un talento uscito dal vivaio juventino: Salvatore Aronica.
Con Gasperini nasce l’asse Torino-Crotone
La felice parentesi in B dura un paio di stagioni. E per tornare tra i cadetti, ci vuole di nuovo l’esperienza di qualcuno cresciuto a pane e Juve: è Gian Piero Gasperini l’uomo della provvidenza. Anche lui come Cuccureddu decide di raccogliere i frutti della semina fatta coi ragazzi del Combi. Il Gasp riceve l’incarico nell’estate del 2003, pochi mesi dopo aver conquistato il trofeo di Viareggio e si conferma tecnico all’avanguardia. Quel Crotone gioca un calcio nuovo e si riguadagna la promozione. A cui contribuiscono ben 4 talenti arrivati da Torino: Francesco Scardina, Daniele Gastaldello, Vito Redavid e un certo Matteo Paro, di cui si sentirà riparlare qualche tempo dopo in casa juventina.
Dalla A (Aronica) alla Z (Zamboni)
Altro che la Salerno-Reggio Calabria. A diventare un’autostrada è la Torino-Crotone… Il club calabrese incarna la meta ideale per permettere a tanti ragazzi passati da Torino (la maggior parte usciti dal vivaio bianconero) di farsi valere. Dalla A di Aronica alla Z di Zamboni, l’elenco diventa sempre più ricco e finisce per sfiorare i 30 nomi. Stagione dopo stagione, anche non direttamente, ecco approdare in rossoblu Aronica, Lavecchia, Sculli, Redavid, Scardina, Gastaldello, Paro, Ametrano, Mirante, Bartolucci, Scicchiatano, Guzman, Zamboni, Scarzanella, Federico Giampaolo, Petrilli, Gentile, Pederzoli, Fumasoli, Palladino, Maietta, Zeytulaev, Konko, Daud, Essabr, Del Prete, Pippo Boniperti, Padovan, Garcia Tena e Marrone. Quest’ultimo punto di forza del gruppo attualmente guidato da Giovanni Stroppa.
Talenti non solo sulla via di Torino
La Juventus non è stata l’unica fonte di crescita del Crotone. Altri grandi club hanno mandato in Calabria i propri talenti per farli esplodere. Giusto un paio di nomi, che si sono poi legati al bianconero: Angelo Ogbonna e Federico Bernardeschi. Per il ragazzo di Carrara, lo Scida è legato a ricordi incancellabili.
Crotone, abitudine ai grandi palcoscenici
L’apporto della famiglia Vrenna, il prestito di ragazzi promettenti, l’arrivo di qualche talento già affermato e il calore del pubblico. Ingredienti che hanno fatto del Crotone una solida realtà. Una gestione attenta e mirata fanno del club un esempio per altre piazze, anche più blasonate. L’abitudine al calcio che conta, gli squali calabresi hanno di fatto iniziato ad assaporarla in una serata di metà settembre del 2006. Di martedì 19 settembre 2006 per la precisione.
Un match atteso una vita a Crotone
Martedì 19 settembre 2006 è una data indimenticabile per tutta Crotone. È il giorno della prima volta della Juventus allo Scida. Si tratta chiaramente dello storico campionato di Serie B 2006/07. Perché storico, i tifosi bianconeri lo sanno bene, loro malgrado. La sfida tra rossoblu e bianconeri casca alle prime battute, già alla 3a d’andata. Subito un turno infrasettimanale, cura necessaria per comprimere un calendario fitto, districato di ben 42 giornate.
Lo chiamavano turnover
In casa Juventus, martedì è di solito giorno adibito a ben altri impegni. E ben altri palcoscenici. Ma per sto giro tocca adeguarsi. La predisposizione ai 2 impegni settimanali è innata e Didier Deschamps può permettersi quella cosa chiamata turnover. Un’arma invece scarica nelle mani del collega Elio Giustinetti. Il Crotone non vanta una rosa allargata e, visto l’esito finale di quel campionato, neppure sufficiente per mantenere la categoria. Nonostante la presenza del solito nutrito numero di ragazzi cresciuti in bianconero: da Maietta a Gentile, da Petrilli a Scarzanella, da Zamboni fino all’esperto Federico Giampaolo, fratello minore di Marco attuale tecnico del Toro.
Ma quella serata del 19 settembre è un evento da ricordare a lungo.
Da Berlino a Crotone
Un evento da ricordare e non potrebbe essere diversamente. Lo Scida diventa per una sera teatro per l’esibizione di campioni che 3 mesi prima erano a Berlino a giocarsi la finale del Mondiale. C’è Buffon e c’è Camoranesi. Non c’è invece Del Piero. Al capitano viene risparmiata la trasferta, per la delusione dei migliaia di bianconeri di Calabria e dintorni. Ma prevale la ragion di stato: tendine d’Achille infiammato, meglio non rischiare visti i tanti impegni. Riposa anche Trezeguet e la Juve si presenta senza gli artefici della vittoria sul Vicenza che, 3 giorni avanti, ha regalato la prima vittoria in Serie B. Un altro di quegli appuntamenti con la storia di cui si sarebbe fatto volentieri a meno. In più Didier fa rifiatare anche Chiellini e Zebina. Il francese troverà poi il modo di essere protagonista di quel match anche senza scendere in campo…
B come…
I bianconeri si presentano in riva allo Ionio senza troppi affanni. Buffon in porta, deciso a prendersi il primo clean sheet dell’anno. Difesa a 4 con Birindelli, Kovac, Boumsong e Balzaretti. Centrocampo di qualità con Camoranesi, Giannichedda, Zanetti e Nedved. Davanti il “panterone” Zalayeta e l’effervescenza di Bojinov, uno che alla prima intervista ha espresso senza diplomazia il suo sogno: finire la carriera a Torino e diventare presidente della Juve!
I piani del giovane bulgaro diciamo che non sono andati proprio a bersaglio (a meno che un domani non prenda davvero il posto di Andrea Agnelli, qualche legittimo dubbio resta) ma a Crotone vive la sua serata da protagonista. Gol nel primo tempo con una girata mancina sullo stretto e gol nella ripresa, in contropiede su imbeccata di Balzaretti. L’altra marcatura porta la firma di Boumsong, che la incorna da angolo mettendo di fatto la parola fina alla gara prima dell’intervallo.
B come Bojinov, B come Boumsong, B come Balzaretti e anche B come Buffon che la porta la mantiene finalmente inviolata e di fatto deve intervenire solo una volta sull’ex Gentile. Per una sera la B non è una lettera così tanto da negativa…
Via alla scalata
Il 3-0 di Crotone rientra (e non potrebbe essere altrimenti) nell’ordinaria amministrazione di un campionato in cui i bianconeri non c’entrano proprio nulla. Ma intanto servono a dare lustro a una Serie B troppo spesso bistrattata. Proprio in quel martedì 19 settembre spunta una prima conferma dell’inversione di tendenza: spettatori in calo in Serie A e in netto aumento in cadetteria. Un caso?
Intanto in quel turno infrasettimanale molti apprendono la lezione che la Juve si è sorbita a Rimini: il torneo è più competitivo di quello che appare. Il Napoli viene fermato sullo 0-0 dall’Arezzo, guidato in panca da un tal Antonio Conte. Il Bologna cade a Piacenza e il Verona a Spezia. Nessuno viaggia a punteggio pieno, guidano Brescia, Cesena e Lecce con 7 punti. Gli stessi dei bianconeri che per ora sono ancora dalla parte opposta della classifica, intenti a cancellare il fardello della penalizzazione.
Bologna non piange, anzi…
Perdere il derby regionale con il Piacenza non è il massimo. Ma a Bologna c’è chi quel martedì 19 settembre 2006 lo ricorderà per sempre. Mentre in tv stanno per essere mostrati tutti i gol della serata, le agenzie battono una notizia che non passa inosservata in un paese di santi, navigatori e scommettitori: nel capoluogo emiliano è stato centrato un 6 al Superenalotto. Roba da 61 milioni di euro, non proprio bruscolini… A quel tempo una delle vincite più importanti di sempre, oggi neppure più nella top 10. Ma, restando in tema, c’è da scommettere che al possessore della schedina questo interessi poco!
Guido Rossi, Tronchetti Provera, Telecom: toh, chi si rivede!
Parlare del 2006 e non pronunciare la parola Calciopoli? Impossibile. La ferita è ancora aperta per tutto il popolo juventino. E a buttarci sopra altro sale sono le notizie sul fronte italico. Proprio quel 19 settembre, Guido Rossi si dimette da commissario straordinario della FIGC. Qualcuno potrebbe pensare: tanto il suo compito di assegnare lo Scudetto all’Inter lo ha portato a termine: che maliziosi questi gobbi… Poi vieni a scoprire che il nuovo incarico è presidente Telecom (di cui è già stato ai vertici), al posto di Marco Tronchetti Provera appena fattosi da parte per lo scoppio di uno scandalo che verte su intercettazioni non autorizzate.
Guido Rossi + Tronchetti Provera + Telecom + intercettazioni non autorizzate: a 14 anni di distanza l’equazione non ha ancora una risposta. Con buona pace di Andrea Agnelli che continua ancora oggi la sua battaglia per la restituzione di quei 2 titoli vinti sul campo!
Vigilia di A, c’è Roma-Inter
Le notizie sul fronte Telecom arrivano in un giorno che per la Serie A è di vigilia. Anche il massimo campionato ha il suo infrasettimanale che riserva un piatto succulento. O meglio, forse l’unico che il torneo potrebbe regalare. L’Inter sarà di scena a casa della Roma, la sola rivale che avrebbe qualche chance di provare a dare fastidio. Se non altro perché l’unica tra le grandi che è partita senza segno meno in classifica. Qualche polemica a distanza tra Mancini e Spalletti mette un po’ di pepe, ma come andrà a finire quel torneo è già scritto alla 3a giornata. O forse ancora prima.
Oggi come ieri
Sono passati 14 anni ma alcune cose sono rimaste ferme al 2006. Un esempio? Quel 19 settembre veniva inaugurato l’anno scolastico, con tanto di cerimoniale alla presenza di Giorgio Napolitano. Un anno decisamente meno tormentato di quello appena iniziato. Ma il Presidente della Repubblica mette le istituzioni dietro la lavagna per i pochi investimenti riservati alla scuola. Appello poco ascoltato, a quanto pare!
Nasce Soapbox, YouTube scansati!
Quiz per intenditori. Chi sa dire che cos’è Soapbox? Forse la risposta la conosce solo qualche nerd patito di informatica. Trattasi di un progetto lanciato proprio il 19 settembre 2006 da Microsoft: una piattaforma per la condivisione di contenuti video. In parole povere, ciò che avrebbe dovuto fermare la corsa di YouTube!
Il progetto sparì 2 anni e mezzo dopo, nell’estate 2009, senza troppi rimpianti. Per essere generosi, diciamo che il colosso di Bill Gates ha saputo fare di meglio.
Un weekend con Crotone-Juventus, finalmente!
Crotone-Juventus è il tema portante e si prende la chiusura. Con una curiosità statistica. La sfida in programma oggi, sabato 17 ottobre 2020, sarà la prima in assoluto giocata in un fine settimana. Eh sì, perché anche le altre 2 gare dello Scida – entrambe in Serie A – sono state disputate in infrasettimanale. L’8 febbraio 2017 era un mercoledì, giorno in cui i bianconeri recuperarono il match rinviato il 22 dicembre per disputare la Supercoppa Italiana: per la cronaca finì 2-0 con gol di Mandzukic e Higuain.
Di mercoledì anche il confronto di un anno dopo. Il 18 aprile 2018 la squadra allora allenata da Walter Zenga impose l’1-1 (Simy rispose ad Alex Sandro) a quella di Massimiliano Allegri. Un pari che non servì ai calabresi per salvarsi. E che lasciò qualche strascico a una Juve che, pochi giorni dopo, venne punita anche dal Napoli di Sarri e dal gol di Koulibaly allo Stadium. Ma anche di questa storia, tra fuochi d’artificio e alberghi, conosciamo già il (lieto) finale.
Dalla A (come serie) alla Z (Zebina)
Infine, l’aneddoto di Crotone-Juventus legato a Zebina. Ragazzo molto intelligente il buon Jonatan, ma ogni tanto altezzoso come capita non di rado ai nativi di oltralpe. Al termine di quel campionato di Serie B (storico, l’ho già detto?), in molti hanno provato a mostrare una patina di simpatia nei confronti della Juventus e delle sue vicissitudini. Basti vedere quanti libri sono stati scritti riguardo quella stagione 2006/07. Chi fece un lavoro eccellente, come al solito, fu Sfide: il programma sportivo della Rai che ci dedicò una puntata speciale. Con le immagini delle partite e le testimonianze dei protagonisti. Ovviamente anche quella di Zebina. Il quale sintetizzò come meglio non poteva lo spirito dei campioni costretti a passare dalla Champions League alla Serie B: “Capimmo davvero cosa ci aspettava quando arrivammo in Calabria in aereo e prima di atterrare l’hostess annunciò ‘Welcome to Crotone!’”.
Cos’altro aggiungere? Chapeau Jonatan!
Un racconto più dettagliato lo trovate nel podcast di Radio Bianconera