Più di 700 milioni persi nel fatturato totale dai 10 club più ricchi d’Europa a causa della pandemia. La revenue complessiva del sistema calcio messa in sofferenza a causa delle partite a porte chiuse ma non solo. Una decrescita intorno al 10%, rispetto all’anno precedente, ma le perdite sono state certamente maggiori, visto che il trend del sistema calcio negli anni passati cresceva al ritmo di circa il 10%. Il 2020/21 non lascia presagire nulla di buono.
L’annuale report di Deloitte per il 2021, nota ai più esperti come Football Money League, è l’occasione giusta per tracciare un bilancio sui conti dei top team europei. La classifica stilata come al solito nel gennaio di ogni anno, mette in fila i fatturati delle squadre di calcio europee, una top 20 che tiene conto solamente dei cosiddetti ricavi strutturali, ovvero quelli che non inglobano il player trading. Questa particolare classifica, che considera la stagione che si è conclusa nel 2020, vede in testa per il secondo anno consecutivo il Barcellona, la Juve consolida il suo decimo posto, rimanendo nella top 10.
Che impatto ha avuto il Covid-19 sui conti delle squadre?
Il fatturato totale delle prime 10 squadre, che sono esattamente le stesse della classifica dello scorso anno (con qualche cambiamento nelle posizioni), ha registrato una diminuzione di 709 milioni di euro passando da 6.309 milioni nel 18/19, a 5.607 nel 19/20. Un decremento dell’11,2%, che è stato ben maggiore considerando i ricavi attesi. Il business del calcio, infatti, prima della pandemia era in ascesa, con una crescita che nel 18/19 era stata dell’11%, con ricavi che erano passati da 5.689 milioni nel 17/18 ai sopra citati 6.309.
A parte il Manchester United che ha pagato la mancata partecipazione alla Champions League, è stato il Barcellona la squadra con il peggiore decremento, -127,7 milioni (-15%), registrando perdite in tutti i comparti. La Juventus ha registrato un decremento di 61,8 milioni (-13,4%).
I ricavi da matchday.
Se si pensa al Covid-19, non si può non pensare alle centinaia di partite a porte chiuse di questo periodo. L’impatto sui conti delle società è stato rilevante. I ricavi da matchday sono scesi di 187 milioni (-18,2%) passando da un totale di 1.025 milioni a 838.
La squadra più penalizzata è stata il Real Madrid, -37 milioni (-25,5%), la Juventus è stata la squadra con la peggiore performance in termini percentuali, -36,4% (-24 milioni), passando da 66 milioni a 42.
I ricavi da diritti TV.
Anche il settore dei diritti TV è stato fortemente penalizzato, -531 milioni in totale, con entrate passate da 2.497 milioni a 1.966 milioni (-21,3%), anche se qui è doveroso rilevare che gli incassi sono stati differiti a causa dello spostamento delle gare e la conclusione della stagione oltre il 30 giugno 2020, un spostamento che dovrebbe avere effetti mitiganti sui conti del 20/21.
Il Tottenham nonostante la partecipazione alla Champions League, ha perso 122 milioni, registrando la peggiore performance (-44%). La Juventus sia a causa dell’eliminazione agli ottavi di CL ma soprattutto per il lungo stop della Serie A e il conseguente finale di stagione differito, ha segnato un calo di 42 milioni (-20%), passando da 209 milioni a 167.
I ricavi commerciali.
I ricavi commerciali sono stati quelli meno impattati, gli sponsor non hanno disatteso ai loro impegni, e nonostante i mancati introiti provenienti da vendita di merchandising, tour di stadio e musei, nel complesso, i primi 10 club non hanno registrato un calo ma una leggerissima crescita di 8 milioni (+0,3%), passando da 2.796 a 2804 milioni.
Soltanto Barcellona, PSG e Chelsea hanno visto diminuire i loro ricavi commerciali, il PSG in particolare ha accusato un calo di 64 milioni (-17,6%). La Juventus grazie agli accordi con Jeep è riuscita a mitigare i minori introiti nel merchandising e nelle varie attività correlate allo stadio, migliorando le entrate di 3 milioni (+1,6%), passando da 186 a 189 milioni.
E il prossimo futuro…
Non è certamente roseo, i bilanci dei club sono in una situazione di forte stress, il mancato rientro del pubblico negli stadi continua a togliere ossigeno alle casse delle società di calcio e in talune situazioni, la situazione debitoria comincia a farsi preoccupante. L’assenza di liquidità si ripercuote sul calciomercato, caratterizzato da una situazione di forte immobilità, l’impatto può essere ancora più grande se si pensa all’assenza di grosse operazioni e di grosse plus valenze che in un momento così delicato potrebbero dare un po’ di respiro. La Juventus viene da un aumento di capitale fatto appena un anno fa, allora le premesse erano ben altre, ma ha fortunatamente le spalle coperte da un punto di vista finanziario, anche se rimane forte l’esigenza di fare più di 100 milioni di plus valenze per non ritrovarsi con un rosso che vada al di sopra delle aspettative di inizio stagione, nonostante la presenza del Covid-19.