di Kantor
Wilmaaaaaaaa… dammi la clava!
[mks_dropcap style=”square” size=”52″ bg_color=”#F2F2F2″ txt_color=”#000000″]N[/mks_dropcap] on sono solito scandalizzarmi per le parolacce; dopotutto sono toscano e i miei conterranei hanno fatto delle espressioni colorite una sorta di DOP regionale. Ma in tempi non sospetti avevo avvertito che la natura di Maurizio Sarri lo avrebbe prima o poi portato a superare pubblicamente il limite della decenza; le avvisaglie c’erano già state con il bizzarro insulto sessista a Mancini (anche questo in perfetta sintonia con il machismo da osteria caratteristico della parte della Toscana in cui Sarri è cresciuto), ma ieri sera Sarri ha fatto un vero capolavoro. Perchè dire cose imbarazzanti proprio quando stai perdendo tutto è il sistema giusto per non farsi perdondare da una stampa che troppo spesso si è messa a tappetino nei suoi confronti.
Perchè il Sarri attuale è una creatura creata al 100% dalla stampa; io me lo ricordo, quando da modesto guru delle serie minori partecipava su Sportitalia al circo di Criscitiello (ammetto che talvolta lo guardo, apprezzo le belle donne esattamente come ogni altro maschio medio italiano). E aveva quel misto di timidezza, presunzione, rusticità e protervia tipico di quel genere di personalità. E queste sono esattamente le componenti di una miscela esplosiva che può essere arricchita dalla piaggeria e dall’adulazione e innescata nel momento in cui i risultati reali cominciano a discostarsi dalla narrativa che è stata costruita attorno al personaggio. Perchè le persone del genere sono costituzionalmente incapaci di cogliere le differenze; Allegri è toscano tanto quanto Sarri. E a Livorno le espressioni comuni non sono certo meno colorite che nella zona di Grassina, anzi… Ma capire la differenza tra dire una battutaccia a cena, davanti a un bicchiere di vino e sorridendo, e dire la stessa cosa a muso duro in una conferenza stampa trasmessa in TV nazionale è qualcosa che è completamente fuori delle possibilità di uno come Sarri. Perchè è un troglodita; un troglodita intelligente, dotato di grandi intuizioni calcistiche, ottimo uomo di campo e anche a suo modo umile. Ma rimane un troglodita; e come tutti i trogloditi prima o poi è destinato ad infilarsi le dita nel naso o a ruttare in pubblico. E senza neanche rendersi conto di quello che ha fatto…
Io non so se la stampa gli perdonerà anche questa; probabilmente si, perchè alla fine c’è bisogno di uno come lui per costruire una narrativa antagonista alla Juventus, narrativa che suscita interesse e fa vendere copie. E nessuno ha mai perso soldi scommettendo sullo scarso senso etico della stampa italiana. Ma attenzione… sarà sempre peggio; e io sarò in prima fila coi popcorn a gustarmi l’ennesima farsa.