La Terra dei cachi 150/ Beavers

di Kantor


Quando i castori rosicano, le dighe cedono; e il buon senso con esse.


[mks_dropcap style=”square” size=”52″ bg_color=”#F2F2F2″ txt_color=”#000000″]C[/mks_dropcap]ome tifoso della Juventus e frequentatore dei social media dovrei essere abituato alle rosicate. E in effetti nella maggior parte dei casi non mi fanno né caldo né freddo: quelle del tifosotto semplice manco più le considero e persino quelle epocali di Sarri mi strappano al massimo un sorriso. Ma quando una rosicata è nuova, molto strutturata, creativa, e va a parare dove neanche l’antijuventino più trucido si è mai avventurato, beh devo dire che sento di nuovo il sangue scorrere come ai bei tempi. Insomma quando una rosicata delle dimensioni che vedrete arriva da una firma del prestigiosissimo Corriere della Sera e sta in home sull’edizione online, beh decisamente si merita la mia attenzione (e le bastonate). Alludo chiaramente a questo articolo qui, a firma di Tommaso Pellizzari, vice caporedattore del sopracitato quotidiano; ora io ultimamente non leggo molto i giornali italiani e quindi il nome non mi diceva nulla.  Ma fortunatamente nel sito del Corriere sono disponibili i link con le biografie dei giornalisti ed ho quindi potuto constatare che Tommaso Pellizzari ha raggiunto la maturità da un pezzo e nel frattempo, oltre a lavorare al Corsera, ha pubblicato anche alcuni libri. Diciamo che tre di essi mi sono saltati casualmente all’occhio:

“No Milan. Guida teorica e pratica all’antimilanismo” (Limina, 2001)
“Inter, la dinastia. I Moratti da Herrera a Mourinho” (Dalai, 2010)
“Basta perdere. Ventuno scrittori raccontano la loro insana passione per l’Inter” (Limina, 2002, con Alessandro Gilioli).

Adesso che i miei quindici lettori sanno con chi abbiamo a che fare, potranno forse meglio comprendere la portata della rosicata. Sostanzialmente il buon Pellizzari crea la seguente implicazione: una delle ragioni per cui i diritti della Serie A vengono venduti male all’estero è perché la Juventus vince giocando male (sottotesto: e ruba..). Francamente come volo pindarico è senza precedenti: chi se ne fotte se molti stadi fanno schifo,  se diverse società sono in mano a pregiudicati, se la Lega Calcio non esprime un presidente decente da lustri, e la stessa FIGC proviene da anni di imbarazzo e di coppole tavecchiane, se i diritti TV sono stati spesso assegnati con procedure discutibili e conflitti di interesse a iosa, se in generale la gestione del prodotto calcio in Italia oscilla tra l’amatoriale e il criminale.  Finalmente abbiamo un responsabile: è la Juventus di Allegri che si ostina a vincere giocando male e rovina il prodotto calcio in Italia.  Ora, un discorso di questo tenore sarebbe già fuori posto in un giornale regionale; ma in questo caso ci viene addirittura propinato dal maggiore quotidiano nazionale, sia pure nell’edizione online. E che una cosa del genere, scritta per di più da uno dipinto a strisce nerazzurre, sia passata tranquillamente fa capire quanto sia sceso in basso il livello del giornalismo italiano: neanche il giornale più prestigioso d’Italia riesce ad evitare che dalle sue pagine (web) partano rosicate irricevibili.  Il contesto sociale sta diventando sempre più complicato ma per adesso, e mi spiace per Pellizzari, continueremo tranquillamente a vincere. Talvolta giocando male, talvolta bene, talvolta benissimo come è nella natura di questo sport; e a chi rosica, da qualunque parte provenga, non posso che rinnovare il mio cordiale invito: dovete morire paonazzi.  E così sia.

 

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