La scheda di Danilo Luiz da Silva

Danilo Luiz da Silva, meglio conosciuto semplicemente come Danilo, nasce a Bicas nello stato del Minas Gerais, il 15 luglio 1991. Nato calcisticamente nell’América Mineiro, squadra locale, viene presto ingaggiato dal Santos. Qui, in squadra con Neymar, Ganso, e il nostro Alex Sandro, si rende protagonista di un paio di annate strabilianti, culminate con la vittoria del campionato paulista e soprattutto della finale della Copa Libertadores (in cui segna peraltro il primo gol) e che dà il via al grande esodo dei migliori giocatori verso l’Europa. 

Nel 2012 passa al Porto, una società sempre attenta agli sviluppi del mercato sudamericano. Qui, assieme a quello che è stato definito suo “gemello” Alex Sandro, compone una delle coppie di esterni bassi più promettenti del panorama mondiale. Si guadagna in pianta stabile anche l’accesso alla nazionale verdeoro, e tre anni dopo passa al Real Madrid per 31.5 milioni di euro. Tuttavia, cede ben presto la titolarità al canterano Carvajal, che col tempo si rivelerà essere un vero e proprio pupillo del neo-tecnico Zinedine Zidane. Due anni dopo viene acquistato dal City, nella grande opera di rifacimento degli esterni portata avanti per assecondare le richieste di Guardiola. Tuttavia, e nonostante la grande duttilità tattica, non riesce mai ad entrare costantemente nelle rotazioni dei titolari, mettendo insieme appena 2.635‬ minuti in tutte le competizioni. 

Danilo nasce come interno di centrocampo, una posizione in cui ha dato prova di grande sicurezza nella distribuzione della sfera. Al Porto viene poi dirottato in maniera stabile sull’esterno, dove può sfruttare al meglio le ottime doti in conduzione e dar prova fino in fondo delle capacità atletiche.

Capacità fisiche e atletiche

Danilo è alto 184 e pesa circa 80 chili. È un atleta dalla struttura mesomorfa, armoniosa e dalla muscolatura ben sviluppata. È in grado di sprigionare molta forza con le gambe, il che gli conferisce una progressione impressionante, ma lo limita anche un po’ sugli scatti e sulle corte distanze. Ha un eccellente fondo atletico.

Il fisico ben strutturato gli permette di far dei duelli individuali uno dei suoi punti di forza, sia nel corpo a corpo che nei duelli aerei (un plus per un terzino).

Quando non si dispone di una velocità particolarmente elevata nei primi metri, è indispensabile saper leggere le intenzioni degli avversari


La forza nelle gambe lo rende un avversario difficile da spostare per contendergli il pallone. Ha una buona coordinazione aerea e un ottimo stacco da terra, che lo rendono un giocatore abile nel gioco aereo. 

Ha una buona tecnica di corsa, poggia molto sulle punte, ma fa troppo affidamento sugli appoggi interni (in particolare sul malleolo interno) per considerarla 100% economica. Le qualità fisiche gli permettono comunque di sopperire senza problemi. 

La grande forza ha però un rovescio della medaglia: la velocità di reazione è spesso deficitaria, il che lo espone a dribbling o lo costringe a recuperi all’indietro. 

Abilità tecniche

Dotato di ottima tecnica individuale, Danilo era stato frettolosamente bollato come terzino offensivo. Il passato da centrocampista, lo svezzamento in Brasile dove il dribbling è insegnato e incensato, gli permettono di eseguire un ampio spettro di gesti tecnici. È, come già accennato, un ottimo distributore sul corto, ma anche sul lungo; predilige le progressioni in conduzione (preferibile quindi associargli un esterno alto in grado di liberare spazi) ma è assolutamente in grado di associarsi su brevi distanze.

È un discreto crossatore, e nel tempo è stato impiegato sia a destra (sul suo piede naturale) sia a sinistra, dove si è disimpegnato ottimamente. Sa servire i compagni in area sia da fermo che in corsa, una situazione in cui riesce a far uscire il pallone dal piede con sorprendente rapidità. 

Abilità rara in un terzino, Danilo è dotato di un’ottima conclusione dalla distanza. Si è reso protagonista, in passato, di conduzioni sfociate in tiri verso la porta, che mal si conciliano con la tradizione del ruolo ma che possono certamente rappresentare un’arma da non sottovalutare. 

Il tiro comunque c’è


Abilità cognitive

Danilo è un giocatore intuitivo e poco riflessivo, ma l’interpretazione del ruolo gli conferisce una buonissima lettura situazionale. È in grado di interpretare correttamente l’azione offensiva avversaria, chiudendo le linee di passaggio o rendendosi conto di quando accorciare sul portatore. Predilige l’intercetto, il che esplicita più di ogni altra cosa le abilità cognitive. 

Classic Danilo: stringe la posizione, rompe la linea per intercettare il pallone e si lancia in progressione


In Europa Danilo ha ulteriormente sviluppato la cura della difesa collettiva, affinando le letture con i compagni e prestando crescente attenzione alla linea. La marcatura individuale deficita ancora dello sguardo continuo sull’uomo e del contatto fisico, due caratteristiche utili soprattutto negli ultimi metri a ridosso della propria porta. 

In fase di possesso si rende spesso protagonista di tagli interni, con e senza palla, e se un compagno gli copre l’ampiezza non disdegna affatto l’interno del campo. 

Nel rapporto con finalizzazione, Danilo ha maturato un’ottima consapevolezza e capacità di farsi trovare al tempo giusto nel posto giusto, e non è inusuale vederlo concludere l’azione sviluppatasi sul lato opposto con eccellenti diagonali offensive.

O in situazioni di transizione


In definitiva, Danilo è un terzino di buon livello, che però ha fatto vedere meno di quel che si pensava potesse essere. Nello swap con Cancelo (qui la scheda del sottoscritto l’anno scorso) la Juventus perde moltissimo, specialmente nelle intuizioni e nella capacità del portoghese di uscire con il pallone da solo. Di conseguenza, a rimuginare sul suo predecessore non vedremo mai Danilo per quello che è: un terzino ordinato, funzionale, eclettico, con tanta esperienza di livello, e che alla Juventus ha l’occasione di rilanciarsi e mantenere le promesse fatte quando era al Santos e al Porto. 


GIUDIZIO DELL’AUTORE SULLE ABILITA’ ATTUALI
(caratteristiche)

6.5


REDAZIONOMETRO
(quanto la redazione vorrebbe lo acquistassimo tenendo in considerazione costi, necessità della rosa e potenzialità del giocatore)

Kantor
70%
Luca Rossi
60%
Alessandra Roversi
60%
Enrico Ferrari
55%
Andrea Lapegna
50%
Jacopo Azzolini
50%
Davide Terruzzi
50%
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