Abbiamo deciso di stilare la nostra personale formazione del decennio 2010-2019 in bianconero.
La Juventus di Andrea Lapegna
È molto difficile non partire dalla BBBC per parlare della Juventus migliore della decade. È molto difficile perché hanno segnato almeno 4 degli ultimi 10 anni, ad un livello e ad una costanza di rendimento con pochi eguali nella storia di questo sport. Nel centrocampo a cinque ho voluto premiare il miglior terzino destro del calcio moderno, che anche se ha giocato solamente un anno da noi, è stato fondamentale in entrambe le fasi (leggendaria la marcatura a uomo su Neymar in occasione di Juventus-Barcellona, rivoluzionario il modo in cui si proponeva in avanti smontando sistematicamente le difese avversarie). Il centrocampo non può che essere quello dei 102 punti, supereroico per la maniera in cui coniugava qualità e quantità. In attacco, impossibile prescindere dal miglior marcatore della decade bianconera (87 gol in 143 presenze per Dybala) e dall’alieno sbarcato a Torino la scorsa estate.
Per quanto mi riguarda, l’allenatore è Antonio Conte, e non solamente perché ho scelto il “suo” modulo. Conte ha ridato juventinità alla Juventus, e senza di lui non solo non ci sarebbero i primi tre scudetti, ma probabilmente nemmeno i successivi cinque. Ha dimostrato sul campo di essere uno dei migliori allenatori in circolazione, con idee innovative e tremendamente efficaci. La lotta sarebbe chiaramente tra lui ed Allegri per la panchina, ma per me la spunta il salentino.
La Juventus di Davide Terruzzi
Premessa. Sono e siamo stati fortunati a vivere questo incredibile decennio, il più grande nella storia della Juventus. Se hai vinto così tanto, ripartendo dalle macerie il merito è indubbiamente di tutto quelle persone che sono passate e attualmente sono a Torino, ma soprattutto di chi ha permesso tutto questo: grazie ad Andrea Agnelli, quindi. La formazione? Non si può fare a meno della BBBC, del trio in mezzo Pirlo Vidal Pogba e di Cristiano Ronaldo davanti. Nel 3-5-2, che è il vestito migliore con questa difesa e centrocampo, spazio per me a Dani Alves e Alex Sandro sulle fasce e a Carlitos Tevez come partner ideale di CR7. Questa formazione ci dimostra e insegna come la Juventus debba porre il centrocampo come settore cruciale su cui intervenire nelle prossime sessioni di mercato acquistando giocatori di assoluto spessore.
La Juventus di Jacopo Azzolini
Oltre a Buffon, sei undicesimi della rosa sono praticamente obbligati. BBC in difesa, con mediana formata da Pogba, Vidal e Pirlo. L’esterno sinistro è senza dubbio Alex Sandro, mentre più dubbi ci sono per quanto riguarda quello destro. Cuadrado è stato un protagonista (spesso silenzioso) dell’ultimo lustro, ma la folgorante annata di Dani Alves compiuta nel 2016-2017 (almeno, la seconda parte di stagione) rimarrà a lungo come metro di paragone per ogni esterno destro della Juve. In attacco ho invece scelto una coppia tutta argentina, formata da Carlos Tevez e Gonzalo Higuain. Non sono i miei preferiti in assoluto del decennio, né forse quelli più forti. Più che una motivazione di cuore (in quel caso avrei preferito Dybala), ho messo gli attaccanti che ho reputato più determinanti nell’economia generale della squadra. Se spendere parole per il Tevez del 2014-2015 è quasi inutile, va a mio avviso ricordato come Gonzalo Higuain si sia fatto carico dei molti problemi tattici della Juventus 2017-2018 in zona di rifinitura, diventando il principale regista offensivo della squadra. I suoi movimenti a venire incontro in una trequarti svuotata sono la cosa che mi ricordo di più di quella stagione.
La Juventus di Massimo Maccarrone
Non sono un amante della difesa a 3 ma sarebbe un peccato di lesa maestà non inserire quella difesa a 3, non tanto per il modulo ma per quei 3, un muro invalicabile per 6 stagioni consecutive, semplicemente la BBC. Barzagli, Bonucci e Chiellini hanno rappresentato per caratteristiche dei singoli e per assemblamento di reparto qualcosa che raramente si rivedrà nei campi di calcio, 2 marcatori straordinari completati da un grande regista difensivo, uno dei migliori al mondo, per un reparto di professori. La mia Juve del decennio parte da loro, in porta manco a dirlo il più grande di tutti i tempi, Gigi Buffon. Se difesa a 3 deve essere, mi concedo almeno un 3-3-1-3 superoffensivo, all’olandese, che mi permette di unire alla BBC, il centrocampo che abbiamo ammirato ma mai più ritrovato del 2015 e l’attacco odierno quello delle stelle, tutte insieme.
La Juventus di Antonio Corsa
Quando abbiamo pensato a questo articolo, non ci siamo dati un criterio universale per la selezione dei giocatori. Il mio sarà il seguente: sceglierò 11 giocatori che, al top della forma mostrata indossando la maglia della Juve, avrei voluto schierare in una ipotetica finale. Il modulo che sceglierei è il 352, l’allenatore Allegri. In porta Buffon, in difesa ovviamente la BBC. Sulle fasce, Dani Alves a destra e Douglas Costa a sinistra (tanto abbiamo detto che avrei la versione “sana” di entrambi, cheat mode: ci penserebbe poi il buon Max a trovare la quadra, magari arretrando Alves alla bisogna). A centrocampo, il trio intoccabile formato da Pirlo, Pogba e Vidal. In avanti, Tevez e Cristiano Ronaldo. Forse, con questi, una finale la vinceremmo.
La Juventus di Luca Rossi
Per la Juventus migliore di questo decennio sono divorato da un dubbio atroce: inserire l’intera BBC in difesa o preferire Marchisio a completare il fenomenale quartetto di centrocampo che ha dominato fino all’addio di Pirlo e Vidal? Vado per quest’ultima opzione con difesa a 4 annessa, in omaggio a quella cavalcata che ha portato la Juventus fino a Berlino e al quale sono visceralmente affezionato. Ecco quindi Buffon in porta; Daniel Alves, trascinatore assoluto nella seconda parte della stagione 2016/2017, che ha dettato i parametri di riferimento per il ruolo; Bonucci, Chiellini e Alex Sandro; Marchisio, Pirlo, Pogba e Vidal (che nostalgia, eh!); davanti considero Cristiano Ronaldo intoccabile e accanto inserisco Paulo Dybala, anche se la folgorante annata di Tevez tra il 2014 e il 2015 merita sicuramente una menzione d’onore. Insomma, Andrea Agnelli, grazie.
La Juventus di Michele Puntillo
La Juventus di Andrea Agnelli, Marotta, Paratici e Pavel Nedvěd ha scritto pagine memorabili della Storia del calcio italiano, segnando uno dei periodo più irripetibili del nostro campionato. E così, come altre squadre del passato con lunghi cicli vincenti, anche la Juventus 2010-19 ha avuto uno zoccolo duro, un gruppo di uomini e campioni capaci di trascinare verso la vittoria i compagni attraverso mentalità vincente, abnegazione e sacrificio quotidiano; Sto parlando ovviamente della BBBC, quattro calciatori straordinari che assieme hanno formato uno dei reparti difensivi più forti e completi degli ultimi anni.
Vidal,Tévez, Higuaín, Alex Sandro, sono nomi che vanno quasi in di diritto nella mia formazione perché, semplicemente, sono stati a mio avviso i migliori interpreti nei loro rispettivi ruoli.
Per il secondo slot a centrocampo, invece, avrei potuto optare per Pogba o Pirlo, calciatori dal valore assoluto superiore a Marchisio, ma ho scelto il Principino sia perché i primi due troveranno certamente spazio nelle altre formazioni, sia perché chi ha dato così tanto alla causa bianconera non può rimanere fuori.
Veniamo agli ultimi due nomi. Forse sarebbe stato giusto premiare altri calciatori, considerando magari il rendimento nel lungo periodo e la capacità di incidere nelle vittorie: penso ad esempio a Lichtsteiner, Cuadrado o Dybala. Ma ho scelto Dani Alves e Cristiano Ronaldo perché – banalmente – sono due dei calciatori più forti di sempre e il loro arrivo a Torino ha ulteriormente certificato il livello top raggiunto dalla Juventus in questo decennio.
Infine, l’allenatore è la diarchia Conte – Allegri, entrambi troppo importanti e complementari nell’evoluzione della Juventus anni ‘10 per sceglierne solamente uno.