Il derby d’Italia fra Inter e Juventus ci ha consegnato due squadre che in questo momento sono in difficoltà nel tenere il passo e il livello di gioco di Milan e Napoli.
Per quanto riguarda la Juventus, la compagine guidata da Max Allegri ha dimostrato quella solidità difensiva che l’accompagna da qualche partita a questa parte, dopo un inizio problematico.
Dal punto di vista offensivo invece il lavoro da fare è ancora molto. La formazione bianconera ha fatto fatica a risalire il campo e a servire i propri riferimenti offensivi tanto è vero che Morata ha toccato 28 palloni (appena uno in più di Dybala, che però ha giocato solo mezz’ora) e Kulusevski solo 20.
A questi dati si devono aggiungere quelli relativi ai passaggi chiave ricevuti, cioè quei passaggi che consentono ad una squadra di superare una linea difensiva avversaria. I dati Sics ci dicono che, dopo Morata (10), i giocatori ad aver ricevuto il maggior numero di questi passaggi sono stati Bentancur e Dybala con appena 3.
Il dato dell’argentino secondo me è particolarmente significativo. Entrato in campo al posto di un Kulusevski, applicatosi su Brozović in non possesso (una marcatura personalizzata che non impediva comunque all’Inter di costruire per altre vie) ma sostanzialmente evanescente in fase offensiva, il no.10 della Juve è subito tornato ad essere un catalizzatore di palloni nella manovra bianconera.
Con Dybala la Juve riusciva ad ordinare meglio la propria manovra d’attacco, senza però che questo comportasse un miglioramento in termini di produzione offensiva. Con Allegri che vede l’argentino soprattutto come un cucitore di gioco sulla trequarti, la Juventus deve trovare il modo di attaccare meglio la linea difensiva rivale dotandosi di una batteria di invasori che vada in attacco della profondità e a riempimento dell’area (va detto che, al contrario di quanto affermato in settimana, Allegri ne aveva schierati inizialmente due, ma Bernardeschi si è infortunato dopo un quarto d’ora).
A prescindere, la squadra bianconera potrebbe provare a difendersi qualche metro più avanti, riducendo il campo da coprire in fase di risalita.
A questa situazione si deve aggiungere a mio avviso la necessità di trovare spazio a Chiesa nell’undici iniziale contemporaneamente alla presenza di Cuadrado. Finora la convivenza fra i due è apparsa uno dei conundrum ai quali Allegri non è riuscito a dare una risposta. Avere due giocatori di questo tipo in campo insieme, renderebbe infatti meno problematico l’attacco in verticale agli spazi liberati da Dybala.
Per me, in un calcio che in fase di possesso si affida molto sulla qualità dei singoli e sulle loro giocate, è necessario infatti che il tecnico livornese riesca a trovare il modo di far convivere gli elementi più talentuosi a sua disposizione.