Schierato per la prima volta in questa stagione, il centrocampo della Juve ha giovato della contemporanea presenza di Bentancur e Rabiot come mezzali. Tanto la fase di possesso quanto quella di non possesso sono state eseguite con buona interpretazione, lasciando la sensazione che questa per il centrocampo sia la miglior soluzione possibile.
I quarti di finale di coppa Italia tra Juventus e Roma sono stati l’occasione per vedere all’opera per la prima volta in stagione il trio di centrocampo composto da Pjanic, Rabiot e Bentancur. La prova offerta dai tre è apparsa confortante nel complesso, Rabiot e Bentancur hanno garantito il giusto dinamismo al centrocampo bianconero caratterizzando la loro partita con ripetuti strappi che hanno messo in difficoltà il centrocampo romanista. Le due mezzali grazie alla loro tecnica e alle rilevanti doti fisiche sono riuscite a dominare quasi tutti i palloni a loro disposizione garantendo costante appoggio alle punte. Entrambi si sono alternati in fase di appoggio per aiutare Pjanic nell’uscita pressing e lo stesso Pjanic ne ha giovato essendo sgravato dal ruolo di unica fonte di uscita. La fase di possesso è stata gestita molto bene, Pjanic ha dettato i ritmi sfruttando gli smarcamenti tanto in verticale quanto in orizzontale delle due mezzali, Bentancur è stato bravo a sfruttare lo spazio per gli inserimenti offerto dal 433, e non solo nell’occasione del gol, è riuscito a garantire l’aggressione dello spazio centrale alle spalle di Higuain. In generale tanto Bentancur quanto Rabiot hanno garantito l’ampiezza attaccando la fascia quando Ronaldo e Costa si accentravano alla ricerca di soluzioni diverse.
Spesso durante la partita i tre di centrocampo si sono scambiati le posizioni grazie alla duttilità tattica e alle qualità tecniche che permettono loro di interpretare più ruoli senza avere un impatto negativo sullo sviluppo del gioco, cosi facendo la Juve ha eluso il tentativo di schermaggio di Pjanic, perché tanto Bentancur quanto Rabiot si sono proposti come vertice o doppio play.
In fase di non possesso durante le fasi di difesa posizionale, grazie all’aiuto di Douglas Costa, è stata composta una linea a 4 con lo scivolamento di Rabiot sulla fascia sinistra e l’accentramento di Bentancur che ha rafforzato la linea di difesa.
La cosa più interessante della gara, tuttavia è stato il pressing ultra offensivo, nonostante la Roma sia riuscita ad eluderlo in alcune occasioni, nel complesso la Juve ha pressato bene grazie all’apporto dei 3 di centrocampo. Rabiot e Bentancur sono stati molto dinamici nell’aggressione grazie alla capacità di coprire gli spazi per via delle naturali doti fisiche.
Pjanic ha approfittato del lavoro dei due compagni, e sorretto dalla copertura garantita dalle mezzali è stato più alto e più coraggioso nell’aggredire lo spazio davanti a se, permettendo alla linea difensiva di stare abbastanza alta.
Esperimento riuscito?
Il novello centrocampo juventino ha lasciato buone sensazioni, nonostante sia da rivedere nel caso di impiego del 4-3-1-2, in cui i movimenti della fase di possesso e di non possesso cambiano, il dinamismo mostrato da Bentancur e Rabiot lascia ben sperare per il prosieguo della stagione e ad oggi sembra candidarsi a centrocampo titolare nelle partite che contano.