Dopo il grave infortunio di Merih Demiral e vista l’assenza prolungata di capitan Chiellini ci chiediamo se Emre Can possa essere schierato come difensore centrale. Con Sarri in panchina e una a linea a quattro dietro, però, la risposta non può che essere negativa.
Fisionomia del giocatore
Alto 184cm per 82 kg di peso, Emre Can è un calciatore prestante, forte nei contrasti e nel gioco aereo, abile in conduzione che, se ha spazio, spacca il campo con lunghi break palla al piede. Dotato di ottima resistenza, è un giocatore a suo agio in contesti dinamici, dove può aggredire l’avversario e sprigionare tutta la sua fisicità. Qui descrivevamo le sue qualità in dettaglio.
Di contro, è un calciatore che fatica in situazioni di gioco più posizionali, dove gli spazi stretti diventano quasi una gabbia per lui. Il tedesco, infatti, difetta di agilità e tecnica nello stretto, anche se può contare su un buon gioco sul corto a condizione di disporre di riferimenti chiari, precisi e con tempi di gioco sufficientemente dilatati per impostare la giocata.
Queste caratteristiche così particolari hanno favorito la sua carriera al Liverpool, ma ne hanno condizionato il percorso sia in Nazionale che con la Juventus.
Acquistato per favorire il gioco delle mezzali di Allegri – alle quali chiedeva poco contributo in costruzione, ma inserimenti alle spalle del centrocampo avversario finalizzati alla ricerca dell’occupazione dell’area – si è dimostrato un calciatore molto più monodimensionale rispetto alle aspettative, non riuscendo né ad essere un riferimento per le verticalizzazioni di Bonucci e Pjanić, né a sgravare l’attaccante sulla sua direttrice dalla pressione avversaria.
Con Sarri, il rendimento del tedesco è addirittura peggiorato. Rimasto fuori dalla lista Champions, è spesso sembrato un corpo estraneo alla squadra, ma senza troppa sorpresa a mio avviso. Il tecnico toscano predilige una squadra basata sul possesso e sul fraseggio stretto e, a differenza di Allegri, chiede un importante contributo alle mezzali in uscita palla e in costruzione. Probabilmente il peggior scenario possibile per Emre Can.
Difensore centrale?
Come detto, Emre Can è un giocatore estremamente versatile e spesso si è disimpegnato anche come difensore, sia nella sua esperienza tedesca che nel Merseyside.
Dopo le difficoltà e i problemi fisici di inizio stagione, anche Allegri l’ha utilizzato in alcune occasioni nel ruolo di terzo a destra in una difesa a tre, convinto probabilmente dalla grandissima prestazione contro l’Atlético Madrid.
Questa prestazione così importate è rimasta un unicum però. Infatti, l’exploit del tedesco è legato al contesto tattico estremamente peculiare di questa partita: una situazione di punteggio disperato, in cui la Juventus ha cercato fin dal primo minuto di ribaltare il risultato con un approccio estremamente aggressivo, molto diverso dall’usuale contesto allegriano, basti pensare al baricentro e al pressing altissimo: la partita perfetta per Emre Can.
C’è da dire, però, che giocare come laterale di difesa a tre non equivale all’essere un buon centrale di difesa a quattro.
Infatti, tra le altre cose, l’assetto a tre permette al laterale di essere sempre coperto dal centrale in caso di errore. Inoltre, viene di solito utilizzato in maniera aggressiva (che, come detto, è il terreno preferito di Emre Can) soprattutto con i laterali, chiamati ad uscire spesso. Al contrario, se impiegato in maniera più reattiva, è un atteggiamento controproducente perché porta alla perdita di un uomo in fase avanzata e, contestualmente, schiaccia troppo la squadra all’indietro (ricordiamo le partite, sia con Conte che con Allegri, dove la squadra si accartocciava su un 5-3-2 troppo basso per ripartire con profitto?).
Il centrale di difesa a quattro, invece, deve avere delle caratteristiche ben chiare che Emre Can non ha: enorme concentrazione, capacità di lettura sia dello spazio che dei movimenti dell’avversario diretto, e banalmente, tecnica difensiva. Sì perché, ad esempio, fatica tantissimo quando viene puntato nell’1 vs 1 e nel difendere posizionalmente oltre ad essere – tra l’altro – fin troppo istintivo e falloso.
Queste considerazioni sono ancor più nette sulla sua evoluzione da centrale se consideriamo il modo di difendere della Juventus attuale. In un sistema che prevede di attaccare con un baricentro alto – quindi con frequenti situazioni di duelli in parità numerica – è necessario avere difensori forti, senza lacune, che possano compensare con le proprie qualità individuali i rischi del sistema. Emre Can difende molto bene in avanti, ma rimangono perplessità nella copertura della profondità: un galleggiamento tra il “marco” e il “copro” che, per esempio, Bonucci fa benissimo.
A questo va aggiunto che un allenatore come Sarri è quasi maniacale sui meccanismi della linea difensiva, ed è poco incline ad esperimenti in quella zona di campo; basti ricordare che l’unica posizione in cui il tecnico ha limitato al minimo il turnover in questo inizio di stagione è proprio quella di centrale.
Concludendo, per chi scrive Emre Can non è un difensore centrale e difficilmente potrà avere uno sviluppo di carriera in questo senso, in particolar modo nello scenario ultra-competitivo della Juventus attuale.