di Roberto Grossi
[mks_dropcap style=”square” size=”52″ bg_color=”#F2F2F2″ txt_color=”#000000″]P[/mks_dropcap]ur essendo un paese del Sudamerica, il Venezuela è diverso dal resto del continente. Rivolti verso il Mare Caraibico, i venezuelani vivono al ritmo di salsa, bevono rum e il baseball è considerato lo sport nazionale. Tanto che nel 2016 sono stati 63 i venezuelani a giocare nella Mayor League Baseball degli Stati Uniti, superati soltanto dai giocatori della Republica Dominicana, ben 82.
C’è però un posto nel Venezuela dove lo sport più giocato non è il baseball. Sopra le cime delle Ande vivono i “gochos”, come son chiamati gli andini venezuelani. Forse per il freddo, o per la vicinanza con la Colombia, sulle strade di Mérida, Tachira e Trujillo i giocatori di baseball sono una minoranza. Infatti, in quella regione non ci sono squadre professionistiche di baseball mentre Estudiantes de Mérida, Trujillanos ed il Deportivo Tachira sono squadre di tradizione e assoluto rispetto nel calcio venezuelano.
La Juventus del Tachira
San Cristobal è la capitale del Tachira e anche il posto preferito per gli incontri casalinghi della nazionale venezuelana (la Vinotinto, per il colore delle maglie) grazie alla mistica del “Polideportivo de Pueblo Nuevo”, stadio popolarmente chiamato “Il Tempio Sacro”. Lì gioca il Deportivo Tachira, uno dei club piu vincenti del Venezuela e che dalla sua fondazione come squadra professionistica nel 1974 non è mai sceso in Serie B.
Però prima del 1974 già c’era una squadra. Gaetano Greco era uno dei tanti italiani che nel secolo scorso se ne andarono alla ricerca del “sogno americano” in Venezuela. Appassionato del calcio, nel 1970 decise di fondare il suo proprio club, chiamandolo e facendolo giocare con i colori della sua squadra del cuore: la Juventus. Quattro anni piu tardi, insieme ad altri italiani, prese la decisione di trasformare quella squadra amatoriale in uno dei club più amati ed odiati del calcio venezuelano: il San Cristobal FC, che nel 1999 divenne finalmente il Deportivo Tachira.
Terra di Generali
Molti dei calciatori ed allenatori che hanno fatto la storia della Vinotinto sono “gochos”. Richard Paez, ‘El zurdo’ Rojas e ‘Gaby’ Urdaneta (miti del calcio venezuelano) sono di Merida, come lo è anche Adalberto Peñaranda, recentemente trasferitosi dall‘Udinese al Málaga. Altri giocatori “gochos” della attuale nazionale del Venezuela sono Wilker Angel, di Trujillo, e i tachirensi Mikel Villanueva (anche nel Málaga) e Tomás Rincón, leader indiscusso e capitano della nazionale.
I tachirensi non sono famosi soltanto per il loro stadio e la loro squadra. Brillano pure per la loro grinta e carattere. Cosí come Rincón lo fa nel calcio, la storia politica venezuelana ha visto arrivare al potere ben sette presidenti nati nel Tachira. Cinque di loro come “Caudillos”, cioè Generali dell’ esercito venezuelano (quattro di loro l’ hanno fatto uno dopo l’altro, tra il 1899 ed il 1945). Il piu ricordato è senza dubbio il General Juan Vicente Gómez, che detiene il record di più anni al comando del Venezuela, tra il 1908 ed il 1935.
Il Generale della Juventus
Tomás Rincón, detto “El General”, un po’ per quella tradizione tachirense ed un po’ per quel che dimostra quando gioca, è appena uno dei sei giocatori venezuelani che hanno fatto tutto il percorso delle nazionali (Under 15, Under 17, Under 20 e maggiore).
Quando aveva 16 anni, Tomás ricevette un’offerta del UA Maracaibo, squadra dove fece il suo debutto tra i professionisti tre anni piu tardi. Senza spazi in rosa, fu trasferito subito dopo il suo debutto al Zamora FC, dove esplose calcisticamente, guadagnadosi i suoi primi minuti in nazionale. Dopo un anno si trasferì nel suo Deportivo Tachira, la squadra per cui tifava sin da bimbo, ma ci giocò solo sei mesi perche l’Amburgo aveva messo gli occhi su di lui per rinforzare la propria squadra nel gennaio del 2010. Furono quattro anni e mezzo in Germania, dove arrivò da sconosciuto e, per ritagliarsi un posto nell’undici titolare, giocò persino da terzino destro all’inizio. Nel 2014, essendo già un titolare indiscusso nel centrocampo dei tedeschi, il Genoa di Preziosi lo prese a parametro zero.
Il 29 dicembre 2016, “El General” Rincón è diventato il primo venezuelano ad arrivare in una big del calcio europeo come la Juventus. Per il capitano della Vinotinto giocare a Torino significherà in un certo modo come ritornare, un’altra volta, a casa.
(l’articolo orginale in spagnolo è apparso su Spherasports che ringraziamo per la cortesia; traduzione di R. Grossi e Kantor)