Quanto abbia saputo muoversi lungo tutto il fronte offensivo bianconero e quanto sia bravo nel mandare i compagni in porta.
Contro il Sassuolo Dejan Kulusevski è partito dalla panchina per poi subentrare all’infortunato Dybala sul finire del primo tempo. Da lì in poi lo svedese, salvo il pessimo tiro che ha indotto i tifosi a maledire il suo piede destro, è salito in cattedra e ha consegnato al Sassuolo un compendio delle sue doti e qualità migliori.
L’interpretazione del ruolo
Schierato come seconda punta accanto a Cristiano Ronaldo, Kulusevski ha offerto un’interpretazione del ruolo molto dinamica e senza dubbio differente sia rispetto a Dybala che a Morata. Lo svedese ha svariato con sapienza lungo tutto il fronte d’attacco offrendo movimenti orizzontali e verticali sia su tracce centrali sia sui lati de campo andandosi ad associare con l’esterno e la mezz’ala.
Il suo movimento ad allargarsi per la ricerca dell’1vs1 veniva compensato dai movimenti ad attaccare l’area di rigore delle mezz’ali e dei quinti stessi. Come indicato dall’heatmap lo svedese si è proposto sia sul lato destro (prediletto) che su quello sinistro riuscendo tramite dribbling e sterzate ben eseguite a rendersi pericoloso su entrambi i lati: sul lato destro rientrando sul piede sinistro; sul lato sinistro disorientando l’avversario in modo da avere la traccia verso l’area di rigore dal piede sinistro libera (come accaduto per esempio nell’occasione del palo di Chiesa).
Insomma, Kulusevski è stato di fatto in perpetuo movimento ed è stato molto abile nel trovare gli spazi giusti per gli smarcamenti.
Una prestazione tecnicamente superlativa
La prestazione di Kulusevski contro il Sassuolo è stata degna di nota, però, soprattutto per la qualità tecnica con cui lo svedese ha eseguito le giocate e che nel corso di questa stagione avevamo visto solamente a tratti. Il numero 44 bianconero ha gestito molto bene quasi tutti i palloni ricevuti senza commettere errori gravi nello stop o nel posizionamento del corpo. All’interno di una prestazione positiva tecnicamente sono emerse le eccellenti letture di cui dispone e che gli hanno permesso di mettere a referto 4 Key Passes (passaggi che hanno portato a un tiro di un compagno, secondo la definizione di Understat.com da cui è preso il dato). È il giocatore ad averne realizzati di più insieme a Ramsey il quale però ha giocato quasi 30 minuti in più. Di fatto le occasioni migliori della Juventus nel secondo tempo sono passate quasi tutte dai suoi piedi come la splendida giocata che ha messo davanti al portiere un Ronaldo sprecone.
Questa giocata è l’emblema di un giocatore che ha consapevolezza di quello che accade attorno a sè e che sa leggere i movimenti sia dei compagni sia degli avversari, come avevamo detto nella scheda di presentazione. Non devono passare inosservate ovviamente le qualità nell’1vs1 di Kulusevski: contro il Sassuolo sia sul lato destro che su quello sinistro, seppur non in campo aperto, lo svedese è stata una spina nel fianco nella difesa avversaria, inerme di fronte alle sue sterzate e ai suoi cambi di direzione.
Alla luce di questa partita e della porzione di stagione trascorsa risulta evidente come Kulusevski sia un giocatore dall’enorme potenziale e in possesso di colpi e letture di altissimo livello. Il rendimento altalenante, tenuto fino a questo momento, è dovuto a diversi fattori: discontinuità nei ruoli e nelle funzioni a lui richieste, ambientamento in una squadra con principi radicalmente opposti da Parma, difetti tecnici su cui lo staff dovrà lavorare. Lo svedese però si è confermato un giocatore su cui è doveroso puntare. Lecito aspettarsi che nei prossimi match, dato l’infortunio di Dybala e i molti match ravvicinati da giocare, Kulusevski venga impiegato ancora come seconda punta ma, ad opinione dello scrivente, sarebbe molto interessante vedere Kulusevski impiegato in luogo di Ramsey in modo tale da consentirgli, in alcune situazioni di gioco, di avere un po’ di spazio davanti a sè.