Cosa aspettarsi dall’Inter?

Costruzione bassa affidata all’asse De Vrij-Bastoni-Brozovic

Sono proprio loro 3 i giocatori nerazzurri che in questa stagione hanno completato più passaggi. L’ Inter è solita costruire con un 3+1 di base, i braccetti difensivi molto larghi e Brozovic in costruzione. Una delle due mezzali si abbassa a turno, mentre l’altra assume da subito il ruolo di invasore sostando nello spazio di rifinitura. Molto alti e pronti a dare ampiezza i 2 esterni, poco presenti e cercati ad inizio manovra.

Considerate le eccellenti doti tecniche degli interpreti (De Vrij, Bastoni e Brozovic su tutti) i nerazzurri molto spesso provano e riescono ad iniziare le loro azioni sul centro-sinistra, per poi concluderle dalla parte opposta, dove agiscono i loro migliori interpreti (ma lo vedremo poi). La Juventus dovrà provare ad indirizzare la prima pressione sul lato debole difensivo, preoccupandosi di limitare i rifornimenti al play croato.

Fonte: CalcioDatato

Hakimi e Barella: è quello destro il lato forte.

Parte da sinistra per arrivare a destra, questo abbiamo detto della costruzione. Hakimi è senza ombra di dubbio il miglior acquisto dell’Inter in questa stagione. Per numeri, ma soprattutto per le soluzioni offerte. Ha fino ad ora collezionato 6 gol e 3 assist sbilanciando notevolmente la produzione in ampiezza dei nerazzurri dalla sua parte. Ha inizialmente trovato qualche difficoltà, prediligendo la corsa negli spazi, non amando particolarmente la palla sui piedi. Le ultime 2 partite ci hanno detto però (chiedere ad Augello e Spinazzola) che una volta isolato, può e sa far male anche nell’ 1 vs 1. Le sorti della partita dipenderanno molto da come Pirlo deciderà di coprire (e attaccare) la propria fascia sinistra. L’asse Frabotta-Ramsey (il duo più probabile ad ora) ci appare un po’ inadeguato per esperienza e gamba; molto più idonei potrebbero rivelarsi gli spostamenti in quella zona degli acciaccati McKennie e Chiesa (ci ricordiamo tutti il lavoro fatto con Theo Hernandez). Vedremo.

Fondamentale il ruolo di Barella (miglior centrocampista italiano per rendimento) nell’ Inter di Conte. Ancora in attesa del miglior Vidal e perse le tracce di Eriksen, è l’ex Cagliari l’uomo decisivo e da tenere sott’occhio in zona di rifinitura. Proprio quella (come evidenziato nella grafica) è l’area (agendo prevalentemente sul centro-destra) dove sa far più male servendo con precisione i suoi compagni. Pirlo dovrà decidere se impegnarlo molto in un lavoro difensivo (gli inserimenti di McKennie?) o affidarlo alle attenzioni di un centrocampista avvezzo alla fase difensiva (Bentancur?).

Fonte: CalcioDatato

Lautaro e Lukaku.

Costruisce a sinistra, sfocia a destra ma conclude al centro e soprattutto in area di rigore. L’Inter è la squadra che in percentuale conclude più di ogni altra nei 16 metri finali (il 64% dei suoi tiri in porta). Il suo modo di giocare (con 2 punte centrali) e le caratteristiche fisiche e tecniche della sua fenomenale coppia d’attacco (21 dei 43 gol fatti sono arrivati proprio da loro) catalizzano l’evolversi della manovra interista. Per vie centrali (spesso Brozovic), dalla zona di rifinitura (Barella) e dalle corsie esterne (Hakimi su tutti) arrivano i rifornimenti che molto spesso si tramutano in gol: oltre alle due punte, molti sono i giocatori che vanno a riempire l’area (la grafica sottolinea come sia tra le migliori squadre d’Europa in questa caratteristica).

Inutile negare che molto passerà dall’attento controllo che la retroguardia juventina riuscirà a riservare a Lautaro e Lukaku. Le premesse non sono incoraggianti, considerando il non eccellente momento di forma di Bonucci, la forzata assenza del miglior difensore in rosa (De Ligt) e la poca continuità dimostrata sino ad ora dai rientranti Demiral e Chiellini. La partita dell’ Olimpico contro la Roma ci ha dimostrato come una squadra corta e molto attenta possa limitare i 2, ma anche quanto poco spazio serva loro per poter rendersi letali.

Conclusioni

Come in ogni big match, fondamentali saranno gli uno contro uno. Proprio nella zona dei loro singoli più determinanti (Lukaku e Hakimi) mancheranno i nostri titolari De Ligt (per controllare il belga) e Alex Sandro o Cuadrado (col dirottamento di Danilo sul marocchino). Proprio per questo motivo sarà opportuno vuciuna fase difensiva di squadra, andando poi a sfruttare le lacune che l’Inter ha fin qui mostrato.

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