Corto Muso 4 – Everybody lies

In attesa che la Juventus si decida finalmente a comunicare il nome del nuovo allenatore, la querelle del momento pare essere la polemica scatenata dal solito Fabio Caressa, sulla “serietà” del giornalismo istituzionale in opposizione ai “guru del web”. Credo che la mia opinione su Caressa sia nota: a me pare il classico esempio di persona promossa al di là delle sue competenze ed è pure di una pesantezza (che a volte sconfina nella volgarità) abbastanza intollerabile. Ma non è questo il problema, perché le opinioni di Caressa sono largamente condivise nel mondo dei media istituzionali; e qualsiasi giornalista ti dirà più o meno le stesse cose, sia pure con modi molto più urbani e civili di quelli usati da Caressa.

Ma i termini della polemica vanno chiariti; come ha giustamente fatto notare Antonio Corsa la polemica non è tra i giornalisti “veri” e i “guru fai da te” che allignano sul web. Quelli hanno le loro groupies disposte a giurare che son la bocca della verità ma sono essenzialmente degli innocui venditori di sogni che non presentano alcun pericolo. La polemica invece è tra giornalisti che hanno accesso alle cosiddette “fonti istituzionali” e quelli che invece non ce l’hanno. Un esempio tipico dei giornalisti del secondo tipo è il nostro amico Luca Fausto Momblano.

Una fonte istituzionale è semplicemente qualcuno all’interno della società che fornisce le notizie che la società intende far uscire. Di solito c’è una sorta di patto d’onore tra il giornalista e la fonte che si può riassumere così: “puoi anche tacere, ma se mi dici qualcosa non mi devi fare sbagliare”. Ovviamente neanche i media classici possono usare solo fonti istituzionali, altrimenti avrebbero 2-3 notizie l’anno da dare e invece devono uscire tutti i giorni. Ma il rapporto è questo; ed è esattamente la ragione per cui una smentita “non ufficiale” spesso vale di più delle dichiarazioni pubbliche. Perché nelle seconde una società può mentire o depistare per opportunità e convenienza, ma quando parla la fonte istituzionale si suppone che dica la verità. Non solo, ma quando una società parla attraverso la fonte istituzionale chi riceve la notizia non gli può andare contro; perché inevitabilmente perderebbe la fonte di cui ha assoluto bisogno.

Viceversa, chi non ha accesso alle fonti istituzionali deve lavorare in un altro modo e ovviamente il modo in cui lavora dipende dalla sua serietà e competenza. Perché ci sono anche fonti non istituzionali che però hanno il difetto opposto: parlano sempre ma non sai mai quando ti raccontano balle.

Per chiarire le cose: nell’ultima settimana tutte le fonti istituzionali della Juve hanno smentito qualsiasi possibilità di ingaggio del Pep Guardiola; e ovviamente tutti i media istituzionali si sono allineati. Va detto che Sky è particolarmente sensibile a questo; perché l’anno scorso con Ronaldo le fonti istituzionali mantennero un silenzio tombale e quindi a Sky furono costretti a fare di testa loro. Il buon Momblano invece ebbe il merito di cercarsi la notizia e la fortuna che in quel caso le sue fonti non gli raccontarono balle (come purtroppo avvenuto in altri casi); ovviamente su Sky sposarono la tesi meno rischiosa (“non ci risulta…”) e presero una tranvata di dimensioni epiche. Quindi quest’anno che hanno avuto l’imbeccata ci si attengono totalmente. Ora, le persone normali in una situazione del genere aspetterebbero semplicemente il 4 Giugno e stapperebbero champagne (se hanno avuto ragione) o farebbero damage control (se hanno avuto torto). Ma ovviamente il buon Caressa non è tipo da rinunciare ad una intemerata se ne ha l’occasione ed ha (scioccamente imho) alzato il livello dello scontro.

Concludo con un’osservazione: non vorrei aver dato l’impressione che ritenga che le fonti istituzionali dicano sempre la verità. Ho solo detto che una fonte istituzionale si aspetta che, se ti dà una notizia, tu ti comporti come fosse vangelo, altrimenti esci dal giro. Tutti mentono ovviamente, il problema è quanto, quando e come. Nella fattispecie trovo molto difficile (ma non impossibile) da credere che la Juventus abbia deliberatamente ingannato tutti i media istituzionali. Poi può darsi che invece il 4 Giugno il Pep arrivi a Torino (e noi tutti guarderemo il mondo bruciare col bicchiere in mano) ma in questo momento non è una cosa sulla quale scommetterei un penny.

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