La guerra dei trent’anni (1618-1648) è stata brutta, ma brutta davvero.
Ha fatto circa otto milioni di morti in un territorio corrispondente più o meno alla “Grande Germania”; questo significa che ha sterminato in media il 20% della popolazione con punte anche del 50%. Tanto per mettere la cosa in contesto, durante la seconda guerra mondiale, nonostante l’uso di armi immensamente più distruttive e una maggiore densità di popolazione, la Germania perse tra l’8% e il 9% dei suoi abitanti. Gli storici si son spaccati la testa per capire cosa potesse aver causato una distruzione di quel tipo e la conclusione è stata che le cause sono state principalmente due: è stata l’ultima vera guerra di religione (tra cattolici e protestanti in quel caso) e la maggior parte degli eserciti erano composti da mercenari. Gli effetti del primo fatto sono ovvi e non starò a elaborarli; invece sul secondo bisogna osservare che, mentre un esercito di leva ha tutto l’interesse che la guerra finisca, un esercito mercenario ha tutto l’interesse che la guerra continui, visto che viene pagato (e tantissimo) per farla.
Qual è la morale di questa storia? Che se per caso c’è una guerra di religione combattuta perlopiù da mercenari, se ti trovi su un altro continente è meglio.
E siccome la guerra su Sarri vs. Allegri è esattamente una roba di questo tipo io mi affretto a dichiarare la mia neutralità e a trasferirmi (idealmente) a Tenerife, che sempre Europa è, ma mi pare abbastanza lontano. Perchè veramente qui volano le schegge e qualsiasi tentativo di conversazione seria cade nel nulla. Abbiamo avuto un esempio fantastico con le dichiarazioni di Martusciello che, nel corso di una impepata di cozze con alcuni amici ischitani, ha detto alcune cose. Ovviamente Martusciello non è un Accademico della Crusca, la sintassi è faticosa e chi ha messo quei video online (in perfetta buona fede credo) non gli ha fatto sicuramente un favore. Ma è fantastico ciò che ci hanno letto le opposte fazioni. I protestanti (e il titolo tocca giustamenti ai Sarri boys, in quanto portatori di novità) hanno visto nelle sue parole la prova del fatto che col nuovo giuoco e la rivoluzione Sarriana i giocatori finalmente si divertono con nuove motivazioni. I cattolici (cioè i biechi reazionari Allegristi) hanno visto invece la conferma del fatto che adesso il bel giuoco conta più della vittoria che non è più l’unica cosa che conta. Come sempre succede coi fanatici nessuno ci ha capito una mazza. Ed entrambe le fazioni non si sono accorte dell’unica cosa rilevante che si è intuita da quelle dichiarazioni e cioè che la Juventus ha considerato Supercoppa più un impiccio che un trofeo vero e l’ha giocata facendo esperimenti.
Per il resto si va avanti come sempre; ci sono le partite, ci sono i punti, ci sono i trofei. Alla fine conteranno solo quelli e tutto il gigantesco rumore di niente intorno a queste minchiate lascerà il tempo che trova. Buon anno a tutti.