Il confronto fra Juventus e Lazio ha detto cose interessanti dal punto di vista tattico. Da parte biancoceleste, gli spunti degni di nota sono venuti dalle decisioni di Simone Inzaghi di schierare Djavan Anderson titolare da quinto a sinistra preferendolo a Jordan Lukaku (escluso per motivi disciplinari) e di utilizzare Acerbi non al centro della difesa ma da braccetto sinistro, con Luiz Felipe al suo posto.Quest’ultima una scelta che potrebbe essere stata determinata sia dalla volontà di garantire copertura al debuttante Anderson sia dalla necessità di avere un centrale che scivolasse forte in fascia per andare a contrastare Douglas Costa (al quale si aggiungeva Dybala).
Da parte juventina, invece, le novità venivano dal centrocampo. Sarri infatti ha deciso di schierare Rabiot e Ramsey da mezzali. L’idea era quella di schierare due interni di centrocampo forti fisicamente, che potessero contrastare Milinković-Savić e Parolo. A sinistra il francese aveva il duplice compito di contenere il serbo e aiutare Alex Sandro su Lazzari in fase di non possesso e, con palla alla Juve, di portare su palla nel suo mezzo spazio. Dal punto di vista difensivo il lavoro è stato svolto egregiamente dall’ex Psg.
La Lazio infatti è solita utilizzare molto Lazzari per risalire il campo. Stavolta invece l’apporto dell’ex spallino non è stato determinante come accaduto in diverse altre occasioni nel corso di questo campionato. Infatti, pur avendo giocato 41 palloni, l’esterno biancoceleste non ha prodotto nulla né in termini di xG né di xA (0) e la Lazio ha complessivamente generato solo l’8% dei propri attacchi (per 0.13 xG) da quel lato di campo, secondo i dati Wyscout.
In fase offensiva Rabiot si è invece segnalato per alcune efficaci avanzate palla al piede, per un 4/6 di riuscita nei passaggi progressivi (cioè quelli che spostano considerevolmente in avanti la palla) e per un 2/2 nei lanci lunghi effettuati. A questo si deve aggiungere il dato dei metri percorsi (10.754) che fanno del francese il secondo giocatore della Juve ad aver macinato più campo dietro Bentancur (11.322).
Per quanto riguarda Ramsey, il gallese oltre ad alzarsi in pressione su Parolo ha avuto il merito di associarsi bene con Dybala e Douglas Costa, cioè gli altri ‘frequentatori’ della zona di centro-destra dell’attacco bianconero. Non a caso (anche se poi la Juve ha fatto più fatica a sfondare da quel lato) le combinazioni di passaggio da Ramsey verso i due compagni e viceversa sono state ben 35.
Insieme poi il gallese e Rabiot hanno registrato 20 recuperi, statistica che comprende palle spazzate via, tackles riusciti, duelli aerei vinti, duelli a terra vinti e duelli 50%-50% vinti.Complessivamente quindi una bella prestazione delle mezzali della Juventus, che fa ben sperare per il finale di campionato e per l’inizio della campagna europea.
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Classe 1978, prof. di storia e filosofia, scrive anche per Il Nuovo Calcio. È autore di diversi libri ed articoli di tattica, non necessariamente sulla Juventus. Match analyst certificato Sics. Lo trovate anche su lagabbiadiorrico.com