Abbiamo chiesto alla redazione di AterAlbus un parere sull’ottavo di finale di Champions League.
di Michele Puntillo
16 Dicembre 2019, ore 12 circa. L’aperitivo durante i sorteggi di Nyon non ci lascia in bocca il sapore amaro del solito spritz a buon mercato, ma è più simile al gusto rinfrescante e fruttato di un ottimo Beaujolais Nouveau. Questo perché le mani di Hamit Altintop regalano alla Juventus l’avversario agognato da tutte le teste di serie: l’Olympique Lyonnais.
I francesi sono nettamente la squadra più debole del lotto delle seconde e questo perché – seppur con una buona esperienza internazionale – la formazione guidata da Rudi García non sembra avere nessuna caratteristica che possa impensierire un top team europeo. Vivono una stagione altalenante a livello di risultati che ha portato – dopo poche settimane dall’inizio della stagione – all’esonero del tecnico Sylvinho scelto dall’ex stella del club, ora Direttore Sportivo, Juninho Pernambucano. Questo ha contribuito a rendere l’ambiente una polveriera pronta ad esplodere, a cui va aggiunto il gravissimo infortunio del miglior giocatore del club, Memphis Depay. I risultati con l’ex tecnico giallorosso non sono cambiati e la squadra transalpina continua a galleggiare a metà classifica.
Insomma, il pronostico sembra abbastanza chiuso, e – a meno di Seppuku sportivi – dovrebbe essere l’ottavo più scontato del tabellone. Allo stesso tempo però la partita non è scevra da insidie: la Juventus sembra vivere il suo periodo peggiore da inizio stagione, quindi sarà importante affrontare il Lione con concentrazione e senza sottovalutare i francesi per non complicarsi la vita in vista del ritorno a Torino.
Mi auguro, quindi, che la Juventus affronti gli ottavi con lo stesso piglio da grande squadra dimostrato nel girone, andando in Francia a giocare il proprio calcio, col coraggio e la sana sfrontatezza di chi sa di essere più forte e vuole dimostrarlo in ogni occasione. Riprendendo così il processo di crescita che sembra essersi interrotto dopo la sconfitta in Supercoppa, anche perché c’è un motivo in più per guardare con fiducia ai quarti: vedremo l’assenza di almeno due delle candidate alla vittoria finale e chissà che questo non possa essere l’anno giusto per sostituire quel pregiato Beaujolais Nouveau con un altro, e ben più famoso, vino francese…
di Andrea Lapegna
Sarebbe maniavantismo spicciolo non dire che ma Juventus è strafavorita per il passaggio del turno.Il Lione è una squadra ancora molto caotica, invischiata a metà classifica della Ligue 1 in una stagione che definire confusionaria è farle un complimento.
Il sistema di gioco di Garcia – un 4-2-3-1 abbastanza basilare – ha cercato di mettere in condizione i propri migliori giocatori di rendere al meglio, aprendo loro spazi e favorendo lo sviluppo dei più giovani. Questo piano si è scontrato sia con la scarsa vena della difesa nell’assecondare i movimenti dei centrocampisti sia con i gravi infortuni che lo hanno privato di Solet, Koné, Reine-Adélaïde, e soprattutto Memphis Depay, capitano e miglior giocatore della compagine francese.
In un contesto che favorisce lo sbocciare delle qualità individuali si sono messi in mostra giovani interessanti come Moussa Dembélé e soprattutto Houssem Aouar, ma i talentini francesi rimangono ancora acerbi, incapaci di offrire prestazioni costanti all’interno dei 90 minuti e ancor più estranei a contesti di élite come la Champions League.
Per queste ragioni, mi aspetto che la Juventus faccia valere la legge del più forte e che non si limiti a passare il turno, ma che lo faccia con scioltezza. Lo scenario migliore prevede che i campioni d’Italia facciano un sol boccone dell’OL mettendo al sicuro la qualificazione già all’andata. Lo scenario peggiore, invece, vede una qualificazione in bilico fino all’ultimo, magari portata a casa da un golletto del solito Ronaldo.
Altri scenari non sono contemplati.
di Elena Chiara Mitrani
Per questi ottavi di finale è d’obbligo mettere da parte la scaramanzia e aspettarsi un passaggio del turno da parte della Juventus. Se le prestazioni attuali dell’undici di Sarri hanno destato qualche perplessità, l’OL – oltre ad essere inferiore di un paio di categorie – non sta molto meglio. La squadra di Garcia sta attraversando una delle annate più complicate della sua storia recente. La classifica della Ligue 1 è impietosa per una squadra che dovrebbe puntare sempre alla qualificazione in Champions, i migliori giocatori sono fuori per infortunio e le uniche speranze di trovare soddisfazioni in questa stagione sono aggrappate alle coppe nazionali, con il PSG come prossimo avversario sia nella semifinale di Coppa di Francia che avrà luogo il 4 marzo, sia nella finale di Coupe de la Ligue del 4 aprile.
La Juventus, dunque, reduce da un periodo complicato, affronterà una squadra che sotto diversi aspetti (effettivo a disposizione, esperienza nel contesto UCL, morale, stato di forma) non è al livello delle altre squadre ancora in corsa nella competizione. Dai bianconeri mi aspetto una prestazione solida, un Ronaldo scalpitante e la motivazione e concentrazione che troppo a lungo non si sono viste in campionato. Uno scenario probabile secondo me è qualcosa di simile a ciò che abbiamo visto contro il Porto nel 2017: qualificazione ipotecata all’andata pur senza bisogno di fare la gara della vita e partita di ritorno messa in modalità energy-saving dopo il primo gol a seconda del livello di sforzo che sarà richiesto in quel periodo dal campionato (a giudicare dall’andamento attuale, ancora alto).
di Michele Tossani
Credo che le uniche speranze di qualificazione dell’OL risiedano in una sottovalutazione dell’avversario da parte degli uomini di Sarri. Come scritto da Elena, la stagione del Lione è stata ed è tuttora alquanto complicata. Hanno alcune buone individualità e una discreta organizzazione ma non tali da impensierire i bianconeri, almeno sulla carta. Mi aspetto quindi un passaggio del turno abbastanza agevole per la Juve. La maggior curiosità è per il tipo di gioco che verrà proposto dai bianconeri e per le prove di quei giocatori che sono stati un po’ in ombra nella prima parte della stagione.
di Kantor
La Juventus è superiore al Lyon in ogni aspetto; ha una rosa migliore, un allenatore migliore, giocatori più decisivi e una maggiore abitudine agli scontri ad eliminazione diretta ad alti livelli. Onestamente, prevedere qualsiasi risultato diverso da un passaggio del turno (magari non agevolissimo, ma mai in reale discussione) sarebbe pura scaramanzia. Essere eliminati dal Lyon sarebbe una tragedia sportiva che non vedo nel nostro futuro.
di Massimo Maccarrone
Inizia la CL, quella vera, quella delle affascinanti sfide andata e ritorno, a Dicembre quando la Juve fu sorteggiata contro il Lione, era il miglior avversario possibile a mio avviso, da allora nulla è cambiato, la Juve è favorita e deve passare il turno, mi sorprenderebbe il contrario e molto. Assodato che mi aspetto il passaggio del turno anche in maniera piuttosto agevole, sono curioso di come la Juve affronterà questi ottavi di finale, siamo arrivati finalmente a marzo e il percorso del progetto tecnico, tra alti e bassi, è arrivato all’ottavo mese, è tempo di stringere il cerchio. Negli ultimi due mesi si è lavorato con più continuità, la squadra sembra in crescita e in piena sintonia con quelle che sono le idee dell’allenatore, però adesso non c’è più tempo per le sperimentazioni, la rosa, fatta eccezione per Demiral, è al completo e questo sarà molto importante per tenere alta l’intensità in partita ma soprattutto in allenamento. Lione è il punto di inizio, da qui parte tutto.