Chi è Eldor Shomurodov?

L’ultima idea in casa Juve per il mercato di gennaio è quella del genoano Eldor Shomurodov. Un profilo in linea con i desiderata per il ruolo di quarta punta in bianconero.


Arrivato in sordina in rossoblù nello scorso mercato estivo (7.5 milioni di euro versate ai russi del Rostov) il 25enne nativo di Jakurgan (molto vicino al confine afghano) è un profilo diverso da quello degli altri attaccanti che sono stati recentemente accostati alla Juventus.

Shomurodov è infatti un giocatore che può attaccare la profondità ma non è un uomo d’area di rigore. Le sue caratteristiche sono quindi più quelle di un giocatore di supporto, abile a giocare fra le linee o da seconda punta.

Finora col Genoa ha giocato 567 minuti, realizzando due reti (su 6 tiri in porta effettuati) e fornendo un assist. Dati ai quali vanno aggiunti quelli relativi ai dribbling (2 di media a partita), ai passaggi chiave secondo il modello Sics (0.7) e agli expected goals (xG) prodotti (1.39) che rendono l’uzbeko il terzo attaccante del Genoa nella graduatoria relativa ai gol attesi (dietro Destro e Scamacca).

Le sue qualità nell’1 vs 1 offensivo e in progressione lo rendono, almeno sulla carta, adatto ad aiutare la squadra a riempire l’area avversaria arrivando da dietro. In pratica, Shomurodov potrebbe idealmente unirsi ai vari McKennie e Ramsey nell’andare ad attaccare la profondità per occupare lo spazio lasciato libero dai movimenti di Ronaldo, Morata o Dybala.

Detto questo, il calciatore genoano può comunque ricoprire la posizione di riferimento più avanzato quando la squadra si trova a difendere bassa. Il no. 61 del Genoa ha dimostrato fin da subito la capacità di legare con i compagni di squadra all’interno del campo. Shomurodov non è un giocatore egoista e cerca sempre la giocata più funzionale a far muovere palla con velocità in fase di possesso, spesso giocando di prima.

Questa capacità associativa la si è notata anche nel gioco senza palla, grazie all’abilità dell’uzbeko nel farsi trovare smarcato alle spalle delle line difensive avversarie dettando così linee di passaggio aperte. In pratica si tratta di un giocatore che può aiutare nella risalita del campo ma anche in fase di attacco posizionale, andando a invadere la metà campo offensiva e a scambiarsi di posizione con i compagni per un corretto scaglionamento offensivo della squadra.

Al di là degli aspetti economici, l’eventuale arrivo in bianconero dell’ex Rostov rappresenterebbe una scelta non convenzionale, dettata da motivi di opportunità o magari da una lettura comparativa sui big data relativi agli altri attaccanti nel mirino di Paratici. Insomma, un nome nuovo e diverso per l’attacco bianconero.

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