La partita contro il Genoa ci ha permesso di apprezzare tante cose: che Ronaldo e Dybala in un contesto funzionale possono benissimo giocare insieme, che i dribbling possono e devono essere una soluzione per le uscite, e anche che se il pressing funziona, la squadra gira molto meglio. Ma ci ha detto anche che il ruolo ibrido cucito sulle spalle di Dybala sta funzionando.
Ma dove ha giocato Dybala?
Se nelle grafiche del pre-partita Dybala partiva nominalmente da punta centrale, in realtà l’argentino ha svariato su tutto il fronte dell’attacco e ha partecipato praticamente a tutte le fasi di gioco. Il suo errare sul campo però è lungi dall’essere aleatorio, e in effetti la sua posizione – come quasi tutto nei principi di Sarri – era predeterminata a seconda di dove si trovava il pallone.
Fase di non possesso
In fase di non possesso, e specialmente quando il Genoa costruiva da dietro, Dybala si è mosso da esterno sinistro dell’attacco, ma in posizione abbastanza stretta. La strategia di pressing di Sarri puntava ad accorciare la linea difensiva del Genoa, costringendo i padroni di casa ai lanci lunghi (ben 62). La nota idiosincrasia di Ronaldo per compiti più espansivi ha imposto a Sarri di schierarlo centralmente in queste fasi, dirottando dunque l’argentino sul lato sinistro della formazione bianconera.
In questa slide, la palla circola da Romero a Soumaoro, e il tridente della Juventus si “spalma” sui tre centrali difensivi del Genoa. A coprire il lato cieco di Dybala c’è Rabiot, ulteriore testimonianza di come Sarri istruisca le proprie mezz’ali ad uscire sui quinti avversari lato palla.
Fase di possesso – sinistra
Quando la palla circola sulla sinistra del nostro schieramento, Dybala agisce da punta centrale. Lo scopo di questa struttura non è fargli giocare la palla, bensì di far scendere le linee del Genoa: Ronaldo va coinvolto nello sviluppo dell’azione e Dybala sarebbe fuori dal gioco anche stando a destra. In situazioni simili, Dybala è istruito ad offrire profondità.
Questa immagine è particolarmente significativa perché proviene da un’azione sviluppatasi sulla destra. Cinque secondi prima di questo screenshot Dybala scambiava a destra con Cuadrado; accortosi che l’azione non avrebbe potuto progredire da quel lato per inferiorità numerica, Dybala fa ampi gesti suggerendo al colombiano di andare dall’altro lato, andando poi lui stesso a posizionarsi al centro dell’attacco.
Un altro esempio dove la palla rimane a lungo verso l’out di sinistra. Con un possesso così consolidato, Dybala tiene occupato il centrale ma è praticamente fuori dall’azione.
Fase di possesso – destra
La zona di campo preferita da Dybala – non è un mistero – è il mezzo spazio di destra. Quando la palla circola da quel lato, Dybala ha licenza sia di abbassarsi che di allargarsi. In questo caso, è Beranrdeschi a lasciargli campo e prendere tracce più centrali. Da questa casella può accentrarsi, aprire campo per Cuadrado, cercare una pared con Bernardeschi o Ronaldo (e contro il Genoa ne ha trovate parecchie), oppure ricevere tra le linee.
Incidentalmente, queste esigenze spiegano anche perché stiamo vedendo Bernardeschi con più costanza tra gli unidici titolari: dare flessibilità posizionale a Dybala significa anche dare compiti più stringenti ad altri giocatori e Bernardeschi (a differenza di Costa, ad esempio) ha le qualità per occupare dinamicamente quel ruolo – come fece anche con la nazionale di Mancini.
In conclusione, Sarri sembra aver trovato il modo non solo di far coesistere Dybala e Ronaldo, ma anche di esaltare le doti dell’argentino come prima punta sui generis. In questo contesto tattico flessible ma preciso, Dybala ha regalato 3 key passes a Cristiano, e trovato il gol che ha sbloccato la partita. E il fatto che l’allenatore sia finalmente riuscito ad inquadrare il nostro numero 10 e a consegnargli un terreno fertile non può che essere una buona notizia.
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È il co-responsabile del sito www.AterAlbus.it e di tutta la produzione scritta. "Il campo non mente mai", dice spesso mentendo.