No, non è semplice. Non è così tutto semplice. La Juventus riparte da un quarto posto raggiunto all’ultima gara grazie al suicidio del Napoli e al termine di una stagione in cui è stato costruito davvero poco e ancora meno è rimasto. Il mercato ha portato in dote un centrocampista di valore come Locatelli (qui la sua scheda) e una giovane speranza quale Kaio Jorge (qui la sua scheda), ma...
Continue reading...L’uomo della Terra (Terruzzi)
La rubrica personale di Davide Terruzzi.
L’Italia di Mancini mette al centro i giocatori
Siamo campioni d’Europa. Grazie Roberto Mancini, grazie ragazzi. Come spesso affermava e sostiene un suo predecessore, Antonio Conte, ricordiamoci da dove arriviamo, da una clamorosa qualificazione ai Mondiali 2018 mancata, cioè dal punto più basso della storia recente del nostro calcio. Mancini, che come allenatore di club non aveva francamente impressionato, è con pieno merito nella storia dell’Italia del pallone, centrando record su record, macinando una lunga serie di risultati...
Continue reading...Come ripartire dopo il crollo?
Negli ultimi anni ci siamo spesso domandati come sarebbe potuto terminare il ciclo della Juventus. Sbagliando scelte è la risposta. Trovo personalmente più interessante cercare di capire perché si è arrivati ad avere la rosa più costosa, a essere indebitati e a essere quinti in classifica a tre partite dalla fine del campionato. La squadra che vediamo in campo è l’immagine dell’allenatore. Pirlo è in confusione, non ci sta capendo...
Continue reading...La Juventus e le scelte di fine ciclo
Ovvero perché la Juventus ha bruciato tutto il vantaggio e la necessità di avere un allenatore in grado di creare valore e dare certezze. Sono un tifoso della Juventus. Domenica stavo male. Mi veniva da piangere, perché perdere in casa col Benevento giocando così male è qualcosa che ti stringe il cuore. Chiaramente è l’immagine della fine di un ciclo, almeno in Italia, perché in Europa fatichiamo tremendamente da tre...
Continue reading...La prova del budino della Juventus di Pirlo e l’isterismo sugli arbitri
Nemmeno la Juventus di Andrea Pirlo è sfuggita alla prova del budino.Solo dopo averlo mangiato sappiamo se è buono. Arrivati alla sosta natalizia, possiamo dire che lo chef ha delle buone idee, si applica, ma la prova non è stata superata.Lo certificano i numeri: 13 partite, 24 punti, 6 vittorie, 6 pareggi, 1 sconfitta, 25 gol fatti, 13 subiti.A oggi siamo all’altezza di Roma, Sassuolo e Atalanta.Il confronto col passato...
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