di Luca Natalizi.
Federico Bernardeschi ha appena compiuto 27 anni, ma ad oggi il salto di qualità che era lecito aspettarsi, ancora non è avvenuto. Troppi alti e bassi, un carattere particolare, ma soprattutto una posizione in campo ancora non ben definita. Su questo ultimo aspetto, Pirlo sembra finalmente essere riuscito a mettere un punto, ritagliandogli sempre più spazio nel ruolo di terzino sinistro.
Più soluzioni in fase di costruzione
Molto spesso in questa stagione la Juventus ha costruito 3+2, abbassando uno dei due terzini (quasi sempre Danilo) e portandone uno in ampiezza (Cuadrado solitamente). Con Bernardeschi, Pirlo ha la possibilità di variare il proprio assetto ad inizio azione volturandolo in 4+2, dove entrambi i terzini si allargano, ma si alzano meno e rimangono più collegati ai centrali di difesa e centrocampo. Un uomo in più in costruzione, ma molta più difficoltà e strada da fare soprattutto per le squadra avversarsie che (come la Lazio nella foto) esce in ampiezza con le mezzali.
Interscambi frequenti
Uno dei principi fondamentali del gioco posizionale è l’interscambio dei ruoli (sarebbe meglio definirle posizioni, appunto). Bernardeschi può sfruttare le sue qualità offensive in fase di possesso, invertendo le mansioni con i suoi dirimpettai, offrendo varietà di soluzioni e imprevedibilità alla manovra.
Superiorità numerica sulle corsie laterali
Il nazionale azzurro è un giocatore dotato di grande corsa, di un buon piede ma che ha mostrato grossi limiti in relazione alle scelte in spazi stretti e nell’ 1 vs 1. Le sue caratteristiche sono molto diverse da quelle di Chiesa (ad esempio) che ama isolarsi per sfruttare il suo dribbling. Bernardeschi al contrario, può diventare utile in campo aperto, sfruttando le situazioni di superiorità numerica con l’opportunità di attaccare lo spazio senza palla.
Attacco del lato debole
Le sue qualità organiche unite ai tempi di inserimento, gli permettono di arrivare con facilità ad attaccare il lato debole quando l’azione si svolge sul lato opposto. Partire da una posizione più arretrata lo costringe ad un sacrificio maggiore, ma molto spesso giungendo da dietro ha il vantaggio di presentarsi in area libero da marcature.
Palle inattive
Per Pirlo, avere Bernardeschi in campo vuol dire poter contare su una soluzione (mancina) in più da palla inattiva. Soprattutto con l’assenza di Dybala, il sinistro di Federico può rivelarsi una risorsa importante. Dotato di un ottimo calcio, è molto spesso lui ad occuparsi degli angoli (dalla sua corsia soprattutto) e delle punizioni indirette. Averlo in campo, a prescindere dal ruolo e dalla posizione, significa avere una risorsra in più.
Difesa laterale e corsa per le transizioni negative
La sua facilità di corsa gli permette di accorciare rapidamente sul giocatore in ampiezza e soprattutto di aiutare la squadra nelle transizioni negative, cioè nei momenti in cui si perde palla è si è costretti a passare dalla fase offensiva a quella difensiva. Ovviamente la corsa non basta, ma in un ruolo dove si è costretti a macinare chilometri, sicuramente è una caratteristica importante.
In effetti, ci sono anche un paio di elementi critici, o quantomeno indicativi del lavoro che va ancora fatto per poter dire di aver trovato un terzino sinistro affidabile.
Le coppie sugli esterni
In fase di non possesso, Pirlo prevede due linee da 4 e il terzino va naturalmente ad allinearsi con gli altri difensori. Per forza di cose è la fase di gioco meno conosciuta per lui e nella quale può trovare difficoltà. Per questo motivo, è importante accoppiarlo con un esterno di centrocampo in grado di aiutarlo dalla sua parte (Chiesa o McKennie) dirottando magari quelli con più spiccate qualità offensive (Ramsey o Kulusevski) sul lato opposto. Questo significherebbe rinunciare ad un po’ di fluidità (solitamente è quest’ultima tipologia di esterno che si accentra a giocare nel mezzo spazio) ma porterebbe forse più equilibrio.
Lavorare sui movimenti e sui tempi difensivi
Questo è solo un esempio dal quale partire per una considerazione finale. Qualità e presupposti secondo me ce ne sono (e li ho elencati) per poter pensare ad un Bernardeschi terzino in pianta stabile. Pirlo dovrà lavorare sulla testa, chiedere ad un esterno offensivo di difendere non è mai semplice. Dovrà lavorare sui movimenti e sui tempi in fase difensiva. Un percorso difficile ma al tempo stesso una nuova opportunità per Federico, che a 27 anni deve compiere quel salto che tutti ci aspettiamo.